In Dvd: ‘Jenifer’ di Dario Argento, episodio di Masters of Horror

JENIFER DARIO ARGENTO –

Titolo originale: Jenifer
Nazione: Usa, Canada
Regia: Dario Argento
Soggetto: Bruce Jones
Sceneggiatura: Stuart Gordon
Musica: Claudio Simonetti
Cast: Steven Weber; Carrie Fleming; Brienda James; Harris Allan; Beau Starr; Laurie Brunetti; Jasmine Chan; Kevin Crofton; Julia Arkos; Mark Acheson
Durata:
60’

 

Valutazione   * * ½ / * * * *

 

Trama
Jenifer è una strana creatura, perfetta di corpo ma devastata nel volto. Ha il potere di attrarre a se gli uomini, rovinerà la vita di un poliziotto all’inizio ben intenzionato.

 

Recensione
Cominciamo col dire che vedere dirigere così Dario Argento ci mancava tanto. Dopo i flop dei suoi ultimi film, soprattutto Il cartaio e Do you like Hitchock?, Dario nostro si ritrova finalmente di fronte una produzione che capisce il suo genio e gli lascia carta bianca, l’unica imposizione è vedere tanto sangue e tanto sesso. Ripreso da un fumetto Jenifer, così il titolo originale, parla di questa ragazza di cui la provenienza non viene resa nota che dal corpo perfetto presenta una strana malformazione facciale e atteggiamenti cannibalistici. Entrando a contatto con un poliziotto, che uccide un uomo pronto a uccider lei a sua volta, gli rovina la vita. L’uomo della legge viene rappresentato come un uomo normale, come la normalità a confronto con la diversità. Steven Weber, che lo interpreta, decide di portare Jenifer a casa sua, con grande sconforto della moglie. Finirà per intraprendere con lei un rapporto morboso, fatto di sesso e tenerezza, che porterà quest’ultimo a perdere la testa.
La mano di Dario ritorna a pulsare dietro la macchina da presa, ci avvolge e rapisce. Mancano le sue classiche soggettive ma si nota una crescita che aspettavamo da molto tempo, un tocco che doveva aggiornarsi con i tempi e che finalmente qui si riusciva ad adattare alle tendenze odierne. Jenifer è soltanto una scusa per tornare a dirigere in un ambiente che lo rispetti di più e lo gratifichi anche, perché purtroppo è un dato di fatto Argento in Italia è considerato un regista di genere degli anni ’70 mentre negli altri paesi è per i più un maestro del cinema moderno.

Matteo Fantozzi

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