5 film da vedere assolutamente a Natale

Babbo Natale

Che ne dite di dare uno sguardo a cinque film che hanno saputo affrontare l’ambientazione natalizia su celluloide senza ricorrere alle solite banalità fatte di regali sotto l’albero e riunioni familiari?

Pur tirando in ballo qualche cult e titolo noto, abbiamo deciso di sorvolare sul mitico “Canto di Natale di Topolino” (1983) di Burny Mattinson in quanto cortometraggio e su classici inevitabili quali “La vita è meravigliosa” (1946) e “Una poltrona per due” (1983) di John Landis, puntualmente trasmessi dalle emittenti televisive ogni volta che ci si avvicina agli ultimi dieci giorni di dicembre, per orientarci su cinque diverse pellicole appartenenti ad altrettanti generi.

Die hard – Trappola di cristallo (1988)

Die hard

Poliziotto di New York che giunge a Los Angeles per passare le vacanze di Natale con la moglie ed i figli, John McClane finisce per dover fronteggiare un gruppo armato di criminali tedeschi che fanno irruzione nel grattacielo dove lavora la donna e nel quale si sta svolgendo un party per le festività. Diretto da un John McTiernan in stato di grazia, uno dei migliori action-movie della storia del cinema, che ha consegnato Bruce Willis al genere ed ha iniziato una vera e propria saga di successo.

Il magico Natale di Rupert (2004)

Il magico Natale di Rupert

Abitante della fantomatica Fraterna-City, il giovanissimo Rupert alias Gianmaria Corolla finisce nella soffitta che era un tempo sede delle invenzioni di uno strambo anziano – misteriosamente scomparso insieme al nonno mentre provavano una macchina del tempo – e scova sia occhiali 3D capaci di rendere vivi i fumetti, sia una strana lampada emettitrice di segnali che arrivano ad attirare distruttivi alieni nell’abitazione. Primo lungometraggio diretto dal visionario Flavio Moretti, si tratta di un tanto divertente quanto atipico esempio di cinema fantastico italiano che attinge volutamente da Tim Burton e Joe Dante.

Black Christmas – Un Natale rosso sangue (1974)

Black Christmas

In una cittadina canadese, un misterioso assassino psicopatico penetra in pieno periodo natalizio nell’abitazione di alcune studentesse che comincia ad eliminare una dietro l’altra, dopo averle tormentarle telefonicamente. Con un cast spaziante da Margot”Superman”Kidder alla Olivia Hussey del “Romeo e Giulietta” zeffirelliano, un autentico capolavoro dell’horror che, diretto dal compianto Bob Clark, ha anticipato tutto il filone slasher, da “Halloween – La notte delle streghe” di John Carpenter a “Scream” di Wes Craven.

Un minuto a mezzanotte (1989)

Un minuto a mezzanotte

Rimasto sveglio per attendere l’arrivo di Babbo Natale nell’immenso castello in cui vive, trasformato in un campo di battaglia tempestato di trappole per giocare con il suo cane, un piccolo genio dei computer si trova a dover fronteggiare un pericoloso psicopatico che, calatosi dal camino con tanto di divisa rossa e barba bianca, è stato appena licenziato dalla madre imprenditrice. Da qui, il francese René Manzor costruisce un serratissimo thriller che, non privo neppure di poesia, si lascia tranquillamente leggere come affascinante allegoria da schermo relativa alla crescita e caratterizzata da un certo retrogusto anticapitalista.

Vacanze di Natale (1983)

Vacanze di Natale

Jerry Calà pianista sciupafemmine che ritrova la ex fiamma Stefania Sandrelli, ora sposata con lo snob fedifrago Guido Nicheli, e Christian De Sica appartenente ad una famiglia di arricchiti che guarda con superiorità quella di proletari di cui fa parte Claudio Amendola, destinato ad innamorarsi dell’inglesina Karina Huff. Tutti in vacanza a Cortina d’Ampezzo, sono soltanto alcuni dei volti noti della cinematografia nostrana sfruttati a dovere da Carlo Vanzina per concretizzare uno dei suoi lavori più riusciti, critica all’Italia socialista che, involontariamente iniziatrice del famigerato filone dei cinepanettoni, alterna sapientemente risate e sentimenti con abbondanza di hit musicali degli anni Ottanta.

Francesco Lomuscio

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