In dvd i peccatori di provincia di Renzo Montagnani

peccatori di provincia

Una satira sui peggiori difetti nazionali.
Diretto dal Tiziano Longo occupatosi, tra gli altri, de “La profanazione” (1974) e “Mala, amore e morte” (1975), si presenta così “Peccatori di provincia” (1976), recuperato dal dimenticatoio da Dynit per renderlo disponibile su supporto dvd.
Titolo appartenente al gettonatissimo filone della Commedia sexy, in voga negli anni Settanta, parte dalla morte del ricco Emanuele Lo Curcio per poi tirare in ballo i suoi numerosi parenti, indebitati fino al collo e carichi di rabbia e delusione in quanto il defunto sembrerebbe aver lasciato tutti i suoi beni alla figlia naturale Domitilla, cui concede anima e corpo la Daniela Halbritter di “Labbra di lurido blu” (1975).
Una giovane che la combriccola tenta in ogni modo di spogliare dell’eredità dopo averla ospitata; arrivando ad escogitare piani decisamente diabolici e che, considerando che ci troviamo nell’ambito della celluloide che ha dato notorietà alle varie Edwige Fenech e Gloria Guida, non mancano di fornire l’immancabile dose di nudità femminili.
Del resto, all’interno di un cast spaziante dalla Macha Meril di “Profondo rosso” (1975) all’immancabile Riccardo Garrone, qui avvocato con prosperosa moglie al seguito, non può fare a meno di lasciarsi notare la Femi Benussi di “Tarzana, sesso selvaggio” (1969) e “Poppea… una prostituta al servizio dell’impero” (1972); man mano che, come c’era da aspettarsi, è il mitico Renzo Montagnani nei panni di un sindaco ovviamente non privo di provocante segretaria a strappare buona parte delle risate.
Un Renzo Montagnani che non solo cita verbalmente “Emanuelle nera” (1975), ma sfodera esilaranti battute e doppi sensi sulla masturbazione nel rivolgersi allo Stefano Amato de “L’insegnante” (1975) e “Dove vai se il vizietto non ce l’hai?” (1979), in questo caso, appunto, facilmente dedito a pratiche onanistiche.
E le consuete caratterizzazioni regionali occupano il loro spazio… fino all’inaspettato epilogo.

Francesco Lomuscio

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