Sei ipocondriaco? Non guardare questi film: ti toglieranno il sonno

Ci sono dei film da non guardare assolutamente nel caso in cui tu fossi ipocondriaco? Eccone alcuni sconsigliati

La preoccupazione legata alla paura o addirittura alla convinzione di avere una grave malattia. Una convinzione che si basa su un’interpretazione sbagliata di alcuni sintomi fisici. Questa può essere la definizione più chiara, semplice e concisa di ipocondria. Ovviamente va detto che tutto può sorgere anche quando non vi è qualcosa di veramente grave. Insomma, l’aspetto principale è senza alcun dubbio la paura, a tratti ingiustificata, nonostante le rassicurazioni mediche.

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E tante volte tutto ciò può collegarsi direttamente o indirettamente al mondo del cinema. Infatti sono stati molteplici i registi che si sono concentrati sull’argomento, interpretandolo e affrontandolo sotto diversi aspetti e sfaccettature. Ovviamente però, quando si finisce per abbracciare certi generi e certe problematiche, ci sono dei film che sarebbe meglio evitare. Al di là dell‘horror, che potrebbe togliere il sonno un po’ a tutti, quali sono le pellicole da evitare se si è ipocondriaci? Non resta che entrare nello specifico e nel dettaglio. Perché, in un certo senso, la curiosità non può non essere tantissima.

La custode di mia sorella

Il film, uscito nel 2009, si concentra sulla malattia pediatrica di cui è affetta la piccola Kate. La diagnosi è fin troppo chiara: leucemia promielocitica acuta. Una notizia che finisce per sconvolgere l’intera famiglia, ma alla fine le vicende analizzano anche la sorella Anna, disposta davvero a farle di tutto per provare a salvarle la vita. La custode di mia sorella dunque tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino all’ultimo, facendolo immergere totalmente in ciò che accade.

Nemiche amiche

Una delle pellicole molto probabilmente più commoventi e toccanti sull’argomento malattia, non solo perché ha come protagoniste due autentiche icone e star hollywoodiane come Julia Roberts e Susan Sarandon. Tra Isabel e Jackie. rispettivamente nuova compagna ed ex moglie di Luke, non scorre buon sangue. La situazione cambia quando una delle due scopre di essere malata di cancro e di avere ancora pochissimo tempo da vivere davanti a sé. E a quel punto, a prendere il sopravvento, sono sentimenti e commozioni.

Melancholia

Un film che, senza troppi giri di parole, può esser definito come l’apoteosi dell’ansia e quindi totalmente da evitare se si soffre di ipocondria. La storia racconta di una fine del mondo che appare sempre pià vicina e  dietro l’angolo. Il motivo è l’arrivo di un pianeta che sembra destinato a dover distruggere totalmente la Terra. Fortissima però la metafora che fa pensare a chi, costantemente e quotidianamente, devo combattere con un qualcosa che si scontra e che minaccia la propria personalità e il proprio benessere.

Now is Good

Un film letteralmente drammatico e che parla di Tessa, una sedicenne affetta da una gravissima forma di leucemia. Essendo cosciente della brevità della sua vita, l’adolescente decide di stilare una vera e propria lista di cose da fare prima di morire: provare droga, fare shopping senza limiti, viaggiare e tanto altro. Un racconto straziante di come, quando si convive con una malattia, si cerca di fare di tutto per pensare o sentire di aver comunque vissuto totalmente.

Il sole a mezzanotte – Midnight Sun

Chiudiamo quest’ipotetico viaggio con un film del 2018 e diretto da Scott Speer. A esser narrata è la vita a dir poco complicata di Katie, che, a causa di una rarissima malattia, è costretta a vivere al buio, in quanto, anche la sola esposizione alla luce, potrebbe crearle danni irreparabili. Si tratta del Xeroderma Pigmentoso, una rara patologia genetica che causa ipersensibilità alla luce del sole. L’incontro con Charile, ragazzo che passa con il suo skate sotto la sua finestra, potrebbe però davvero cambiarle la vita.

 

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