Dieci film da non perdere su Rai Play: c’è anche un premio Oscar

L’offerta di film su Rai Play è davvero di quelle di altissimo livello e che non può non accontentare tutti i gusti

Tra le applicazioni che si stanno pian piano facendo strada in quello che è il mondo dello streaming si sta senza alcun dubbio facendo valere, dati e numeri alla mano, Rai Play, che ha tra l’altro il vantaggio di essere completamente e totalmente gratuita. Come si intuisce dal nome, si sta parlando di un qualcosa che è legato al grande mondo Rai e dove è possibile seguire le dirette, rivedere programmi in differita, ma anche usufruire di un catalogo di serie tv e di film. E l’attenzione non può non concentrarsi proprio su questi ultimi.

Youmovies.it

Mentre magari c’è chi si concentra su pellicole dedicate a festività o a giornate particolari, come può essere il Natale o San Valentino, c’è chi valuta nel dettaglio quella che è la proposta di una singola piattaforma, disponibile sia per dispositivi che da pc. Insomma, non resta che andare a scoprire e a scovare dei titoli che possono davvero fare la differenza e conquistare tutti, anche i più scettici. Perché ce n’è davvero per tutti i gusti.

La La Land

Questo viaggio non può non partire dai uno dei più grandi classici e capolavori del cinema contemporaneo. A  parlare per La La Land potrebbero essere i ben sei Premi Oscar. Nella pellicola viene narrata la storia d’amore tra un musicista jazz e un’aspirante attrice, interpretati rispettivamente da Ryan Gosling ed Emma Stone. Si tratta di un vero e proprio musical, che finisce anche per rappresentare un omaggio al cinema degli anni ’50 e degli anni ’60.

Il grande dittatore

E a proposito di capolavori e vere e proprie opere d’arte non può non essere omaggiato e citato il genio di Charlie Chaplin. Ne Il grande dittatore l’attore e regista si prende gioco di Hitler e del nazismo, dando vita a un vero e proprio manifesto della satira e dell’ironia, ma creando anche un esempio e una dimostrazione di democrazia. E nel 1940 non era certo un qualcosa di scontato e da tutti.

Scialla!

Parlando di cinema italiano non può non venire in mente questo film, che ha segnato l’esordio come regista di Francesco Bruni. Si narrano le vicende di Bruno Beltrame, ex professore, e Luca, un indolente, strafottente e svogliato ragazzo romano. E tra loro nascerà un rapporto a dir poco profondo, capace di far emozionare e riflettere, ma anche, allo stesso tempo, sorridere e divertire.

A casa tutti bene

In quest’elenco non può non esserci spazio per Gabriele Muccino. Un film che racconta le nozze d’oro di Alba e Pietro, una coppia di pensionati che possiede una villa su un’isola. E proprio la loro casa diventa la sede dei festeggiamenti di un pranzo, dove partecipano figli, nipoti e altri familiari. Il maltempo però costringe tutti a una convivenza forzata, con questa che fa riemergere invidie e gelosie, con confronti a volte allegri e a volte drammatici.

Suburra

Oltre che una serie tv divenuta celeberrima, il romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini ha ispirato anche un film. Film che racconta i rapporti tra prelati, politici e criminali, in una Roma che sembra quasi fare da sfondo perfetto. E il cast è davvero d’altissimo livello: Elio Germano, Claudio Amendola, Greta Scarano, Pierfrancesco Favino, Alessandro Borghi.

Il sospetto

Un altro tuffo del passato, con uno dei capolavori di Hitchcock. Il film, uscito nel 1941, parla di una giovane ereditiera, che giorno dopo giorno, dubita sempre di più della fedeltà del marito, tanto da sospettare che quest’ultimo sia un serial killer che medita di ucciderla per interesse. Il sospetto tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto, con sorprese  e colpi di scena.

Il traditore

Torniamo in Italia, con quella che non è altro che la storia del pentito Tommaso Buscetta. Il personaggio, uno dei membri storici di Cosa Nostra, che è successivamente diventato un collaboratore di giustizia. Il traditore è un’opera di Marco Bellocchio, uno dei migliori registi italiani, ed è una perfetta trasposizione di quanto successo e accaduto negli anni in cui la criminalità organizzata seminava terrore e paura.

L’ufficiale e la spia

Questo film di Roman Polanski ha causato non poche polemiche. A esser raccontata nel dettaglio è la Francia fra fine ‘800 e inizio ‘900. Infatti le luci dei riflettori si accendono sull’affaire Dreyfus, che ha letteralmente diviso e spaccato a metà il Paese transalpino. Insomma, L’ufficiale e la spia è uno dei migliori film storici mai prodotti.

Il primo re

Altro tuffo nella nostra, con Matteo Rovere che decide di raccontare di Romolo e Remo. I due fratelli vengono catturati e resi schiavi dai cittadini di Alba Longa. Ma il destino e la nascita di una nuova tribù finisce per metterli l’uno contro l’altro, con le vicende che prendono una piega che, quantomeno agli inizi, era a dir poco impensabile e inimmaginabile.

Il signor Diavolo

Il viaggio si chiude con un altro gigante del cinema nostrano, ossia Pupi Avati. Il signor Diavolo è tratto dall’omonimo romanzo, che è stato scritto sempre dal regista bolognese. Il protagonista, nell’Italia dei primi anni ’50, è Furio Momentè, ispettore del Ministero di Grazia e Giustizia, che viene a mandato a Venezia per la deposizione di un prete e di una suora, accusati di un omicidio. E le sue indagini portano a scoprire delle verità torbide e nascoste.

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