Sleepers, il film con Brad Pitt è tratto da una storia vera?

Sleepers è uno dei film più belli e forti che siano mai stati realizzati. Uno dei protagonisti è Brad Pitt, ma è davvero basato una storia vera? Sulla questione c’è una lunga controversia: ecco che cosa c’è da sapere.

Tra le pellicole che vengono mandate in onda in tv in più di una occasione c’è proprio l’opera del regista Barry Levinson. Un film uscito nel 1996 e che continua a coinvolgere gli appassionati del genere. È un vero classico della cinematografia internazionale, da vedere almeno una volta nella vita. Tra le curiosità che ci sono tra i fan e chi ha visto l’opera è quella di sapere se davvero è basata su una storia vera.

Sleepers
fonte foto: Instagram

Non c’è che dire se non che Sleepers è sicuramente una delle migliori produzioni che siano mai state realizzare negli ultimi trent’anni. A parte che non ha conquistato nemmeno una statuetta ai premi Oscar (ha ricevuto due candidature), rappresenta uno dei migliori film, grazie anche ad un cast stellare. Una storia che racconta la cruda, viscerale ed emozionante discesa nel mondo delle prigioni statunitensi, con un focus rilevante a quelle minorili.

Parliamo di un cast che comprende attori di fama mondiale come Brad Pitt, ma anche Robert De Niro e poi anche Kevin Bacon ed uno strepitoso Dustin Hoffman. Un parterre che comprende anche il ‘nostro’ Vittorio Gassman. Coloro che hanno visto il film sapranno che presenta alcune scene incisive, e ancora oggi molti si chiedono se questo sia effettivamente basato sulla verità. Andiamo a capire che cosa è stato rivelato.

Sleeper con Brad Pitt: la trama

La trama della pellicola è incentrata sulla storia di quattro ragazzi che sono cresciuti a Hell’s Kitchen, un quartiere di New York. Mentre fanno dei lavori per un gangster locale, sono seguiti anche da un prete che cerca di mantenerli sulla buona strada. Un giorno però, nel tentativo di rubare un carretto di hot dog, lo fanno cadere accidentalmente lungo le strade della metro ed uccidono una persona.

Un episodio che li porta ad avere una condanna all’interno del carcere minorile che va da 6 mesi a 1 anno. All’interno del riformatorio una guardia carceraria abusa sessualmente di loro. Passati diversi anni, due di loro riconoscono la guardia in un bar e lo uccidono a sangue freddo davanti a tanti testimoni. Da qui parte un processo che vedrà Michael, un altro dei ragazzi, difendere i due amici.

L’obiettivo non solo di scagionarli, ma di portare alla luce ciò che è successo nel carcere anni prima. Una vicenda che andrà secondo i piani. Dove ad essere chiave sarà la testimonianza di un sacerdote che mentirà davanti al giudice dicendo di aver passato con i due accusati la serata in cui è morto la guardia carceraria.

Sleepers è una storia vera: la controversia

Sleepers è un thriller poliziesco diretto da Barry Levinson e presenta un cast stellare. È basato su un libro autobiografico di Lorenzo Carcaterra del 1995. Il film inizia con un narratore che dice: “Questa è una storia vera sull’amicizia che scorre più in profondità del sangue”. Nonostante l’autore giura di essere una storia vera, c’è un grande dibattito in merito, a causa della mancanza di prove concrete.

Poco dopo l’uscita del libro, sono partite una serie di investigazioni da parte delle autorità competenti per cercare di capire che cosa fosse successo all’interno delle carceri minorili newyorkesi. Tuttavia, gli investigatori non hanno trovato le prove su quanto raccontato nel testo e nel film. Non hanno trovato prove nemmeno sull’esistenza di un processo più o meno simile a quanto raccontato nella storia.

Il regista Levinson ha rilasciato delle dichiarazioni in proposito, e ha confessato di aver creduto nella storia: “Non vedo alcun motivo per cui Carcaterra avrebbe dovuto inventarsi quelle violenze se non fossero realmente accadute.”, ha detto certo di quanto scritto nel libro dallo scrittore.

Quello che possiamo dire è che la verità, probabilmente, non la sapremo mai del tutto. Tuttavia, si può dedurre che presumibilmente c’è un fondo di verità e che qualcosa sia successa. Magari il racconto nel libro e nel film è stato romanzato, anche perché i nomi sono stati cambiati.

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