Via col vento, la storia dietro l’iconica frase del film

Via col vento, il retroscena dietro la storica frase del film: perché ha rischiato la censura? Ecco le alternative a cui avevano pensato i produttori della pellicola.

Il film romantico per eccellenza risale al lontano 1939 e ricalca il romanzo di Margaret Mitchell. Via col vento ha avuto una storia particolare e molto problematica: il regista fu cambiato tre volte e per la parte della protagonista furono provinate più di 1400 attrici.

via col vento
Via col vento

Via col vento è una pellicola che ha segnato la storia del cinema per diverse ragioni. Innanzitutto il film ha mantenuto il record di incassi al cinema per più di un quarto di secolo. Per la prima volta è stato proiettato nel 1939 ad Atalanta e, l’anno successivo, ha fatto incetta di Oscar.

Il film è stato premiato dall’Accademy con ben otto statuette, tra cui: quella per miglior film, miglior regista, migliore sceneggiatura. La protagonista Vivien Leigh, interprete di Rossella O’Hara, ha vinto l’Oscar come migliore attrice. Il produttore David O.Selznick ha provinato più di 1400 attrici per il ruolo di Rossella. Per interpretare Rhett Butler, invece, il produttore ha atteso per due anni che Clark Gable fosse disponibile, poiché era convinto che fosse l’attore perfetto per la parte.

Un altro primato della pellicola è rappresentato dall’Oscar a Hattie Mc Daniel come attrice non protagonista. La donna, infatti, è stata la prima afroamericana a vincere il premio.

Molti non sanno, però, che anche dietro l’iconica frase del film “Francamente me ne infischio”, c’è una storia molto particolare: ecco perché volevano censurarla.

Via col vento, la vera storia di “Francamente me ne infischio”

L’American Film Institute ha inserito “Via col vento” nella lista dei migliori 100 film degli ultimi 100 anni. Non solo, tre citazioni tratte dalla pellicola sono state riconosciute tra le “migliori battute di sempre”. Tra queste, ovviamente, c’è l’iconica “Francamente me ne infischio”, pronunciata da Clark Gable nel ruolo di Rhett Butler.

L’originale in inglese è “Frankly, my dear I dont’ give a damn”. Molti non sanno che la frase originale, a quel tempo, era a rischio censura. Negli anni ’30 poteva risultare un’espressione troppo “forte” e per questo il produttore e lo story editor avevano preparato delle alternative, per aggirare la possibile censura. 

Un documento esposto presso l’Harry Ransom Center rivela che Gable avrebbe potuto dire anche “Niente potrebbe interessarmi meno” oppure “La mia indifferenza è sconfinata“, oltre ad altre frasi molti simili. In quei casi la battuta sarebbe rimasta, comunque, nella storia del cinema? Questo non possiamo saperlo ma, sicuramente, Via col vento è stato un vero e proprio film record ed è ancora un cult del cinema. Proprio poco tempo fa sono venuti a mancare gli ultimi due attori “superstiti” del cast di Via col vento.

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