Paolo Vive, omaggio a Paolo Borsellino: in Esclusiva la regista Debora Scalzo

Debora Scalzo, nota scrittrice siciliana, debutta alla regia col docufilm “Paolo Vive” un vero e proprio omaggio al giudice Paolo Borsellino.

Abbiamo avuto il piacere di intervistare la brillante scrittrice, donna di talento e personaggio amatissimo in Italia che debutta ora anche come regista.

Debora Scalzo
Debora Scalzo

Come è partita l’idea di lavorare a un argomento così delicato?

Da donna siciliana con valori e ideali di giustizia, questo per me è un argomento da trattare come giusto che sia, dando grande spazio e valore agli ideali di tutte le vittime di mafia che si sono sacrificate per noi, per donarci un mondo migliore. L’idea di lavorare ad un progetto che tratta una tematica così forte e delicata, ha fatto parte di me sin da ragazza. La mia tesina di storia alle superiori, trattava la vita del grande Giudice Paolo Borsellino. Ho sempre avuto una particolare ammirazione per questo grande uomo, padre figlio, marito fratello e magistrato. Un uomo devoto al lavoro, alla famiglia e che amava moltissimo i giovani. Quando incontrai il Dottor Manfredi Borsellino a Mondello, per parlargli del progetto, gli raccontai della mia tesina dedicata al padre, il suo sorriso mi ha riempito il cuore di gioia, gli stessi occhi del padre e la stessa bontà e voglia di lottare per la nostra terra, terra definita dal Giudice “bellissima ma disgraziata”. Il suo sostegno e supporto al progetto, ha reso me non solo onorata, ma con una voglia immensa di lasciare ai giovani un messaggio e un ricordo di alto valore, di un uomo che per la nostra terra ha fatto tantissimo e continua a fare ancora adesso. Credo fortemente che sarà un docufilm che rimarrà nella storia e come donna e madre sono orgogliosa di poter lasciare in testamento ai tanti giovani, storie di uomini che hanno fatto la storia del nostro paese.

Quando si parla di cose così dolorose è importante entrare anche in un certo livello di empatia nella storia?

Assolutamente sì. Partiamo dal fatto che da sempre sono legata al mondo delle forze dell’ordine e di tutto ciò che è legalità. Mi batto da sempre per ideali forti, schietta e diretta. L’empatia nella storia parte da dentro, forse sono anche cresciuta con un nonno bis siciliano, che faceva parte delle scorte della polizia di stato negli anni più cruenti, ha scortato vari magistrati antimafia. Ricordo vari aneddoti raccontati da mia nonna Maria (sua moglie), nonna favolosa, che seppur malata d’Alzheimer quando vedeva passare una volante della polizia, si ricordava di suo marito Lorenzo. Mancano entrambi. Due persone rare, pure e genuine. Sono sempre stata legata fortemente alla mia terra d’origine, seppur nata ad Asti. La Sicilia ti entra nelle vene e non ti lascia più, a maggior ragione se sei un siciliano fuori sede, me che la vivi e ti rendi conto di quante belle persone ne fanno parte. Ed è giusto raccontare la verità, com’è giusto portare avanti gli ideali di onestà, giustizia, sacrificio e devozione di uomini come il Giudice Borsellino, il Giudice Falcone, il Commissario Ninni Cassarà, i ragazzi delle scorta e tantissime persone vittime di mafia. Il Giudice Borsellino diceva: “Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene.” E noi con PAOLO VIVE, lo faremo.

Che ruolo assume la famiglia Borsellino nel supporto all’opera?

In primis, sostengono fortemente il progetto. Ricordo ancora quando incontrai a Mondello il Dottor Manfredi Borsellino, quanto gli parlai del docufilm, di cosa volevo raccontare e del come volevo raccontare la storia di suo padre, lui ne rimase subito colpito. Per poter lavorare al progetto ho voluto il suo benestare, per me personalmente e per tutta la mia squadra di produzione è fondamentale. Difatti lo aggiorniamo su tutto. Noi siamo una produzione fatta di giovani e talentuose maestranze siciliane, che sono cresciuti onestamente e orgogliosamente nell’essere siciliani, grazie a uomini come il Giudice, credo che questo al Dottor Borsellino è trasparso.

Cosa ci puoi dire del cast?

Il docufilm è strutturato in due parti, la prima film, che vedrà il grande attore Bruno Torrisi interpretare il Giudice Borsellino. E lo vedrà raccontarsi ai giovani, ma non voglio svelare nulla di più, perchè è un qualcosa di completamente diverso da tutto ciò che abbiamo visto sino adesso in tv o al cinema. Lo gireremo tra Palermo Cefalù e Catania. La parte docu invece, saranno interviste fatte a personalità importanti che hanno amato e stimato il Giudice, come il suo agente di scorta, unico sopravvissuto alla Strage di Via D’Amelio Antonio Vullo, la sorella dell’indimenticabile Commissario di Polizia Ninni Cassarà, la Professoressa Rosalba Cassarà, una donna che stimo profondamente, e altre personalità come giornalisti e magistrati antimafia che daranno il loro contributo omaggio a Paolo Vive. Ma non solo, anche la figlia di un poliziotto di scorta, che racconterà cosa significa essere la figlia di un grande poliziotto. Come intervistatore ho voluto un giovane e bravissimo doppiatore italiano, Mario Giarola, lui sarà un grande valore aggiunto. La colonna sonora verrà realizzata dal grande cantautore barese Gianni Pollex, autore dei più grandi artisti del panorama musicale italiano come Ermal Meta, Emma Marrone, Chiara Galiazzo, Elodie e moltissimi altri. Un grande artista e amico, che ha sposato sin da subito il mio progetto e che sò che ci regalerà una delle sue melodie favolose, come solo lui sa realizzare, che rimarranno indimenticabili. Io ne firmo la sceneggiatura e oltretutto, sarà il mio debutto alla regia, quindi la storia, le immagini e le musiche dovranno essere un tutt’uno e donare emozioni, emozioni da portare avanti per il nostro futuro, quello dei nostri figli e dei giovani, loro che sono speranza. E se c’è speranza, c’è la forza per migliorare questo mondo, troppo spesso crudele.

Una produzione giovane e importante. Una volta finito il docufilm dove sarà promosso e a quali iniziative parteciperà?

Il docufilm è prodotto da me, Dip Studio Production e Underground Studio Producion, con la co-produzione delle imprenditrici Piera Giuffrida e Costanza Dicorrado, in collaborazione con la Catania Film Commission e la Sicilia Film Commission. Un lavoro di squadra, con una produzione giovane e importante, che ci porterà a presentare il docufilm nei vari festival di cinema italiani e internazionali con un minutaggio inferiore rispetto al girato. Diciamo che presenteremo ai festival un teaser del docufilm, poichè il nostro obiettivo è quello delle piattaforme streaming e le varie emittenti televisive nazionali e internazionali. Paolo Vive è un messaggio universale. Vogliamo ricordare un Giudice insostituibile in tutto il mondo. E ovviamente, presentare il progetto e fare incontri nelle scuole. È importante insegnare l’educazione alla legalità ai ragazzi sin da piccoli. Raccontare le storie che hanno fatto la storia.

Bruno Torrisi avrà un ruolo importante, ce lo racconti?

Si, Bruno sarà l’unico attore protagonista, poichè interpreterà il Giudice Borsellino e la storia film sarà incentrata tutta su di lui e su questo racconto profondo, di cui non posso svelare nulla. Bruno sin da subito ha amato il progetto, lui non è solo un grande attore siciliano, ma sopratutto un uomo favoloso. Ha sempre interpretato nella sua carriera ruoli importanti, come il Giudice Terranova o il Commissario Ninni Cassarà. Quando ho pensato al progetto e al Giudice Borsellino, ho pensato subito a lui, per noi è lui il nostro Paolo.

Dopo anni di scritture e sceneggiature, debutti alla regia. Come ti senti?

Sicuramente per debuttare alla regia non potevo scegliere progetto migliore. Debuttare con un progetto che racconta la mia terra mi rende orgogliosa, ma sopratutto emozionata. Ovviamente, questo debutto alla regia lo devo tantissimo anche alle persone che lavoreranno con me, la mia squadra, se c’è alchimia, si riesce al meglio. Accanto a me come assistente alla regia, filmmaker e dronista (realizzerà delle splendide riprese aeree) avrò Antonio Licciardello, ecco con lui vicino, sono sicura che realizzeremo qualcosa di unico, un grande debutto con una grande squadra.

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