Film horror, quali sono quelli più efficaci? La risposta è fornita dalla scienza

I film horror hanno segnato diverse generazioni. Gli effetti sulle persone sono vari ed è per questo che si muovono le neuroscienze. Ecco cosa dice uno studio.

Quando si parla di film horror la mente può portare subito alla propria pellicola preferita. Questo perché il genere horror riesce a lasciare delle sensazioni che difficilmente si riescono a trovare in altri prodotti cinematografici. Dalla fotografia al suono fino ad arrivare alla trama, il genere horror ha da sempre appassionato gli spettatori.

La settima arte ha dato la possibilità di mettere in campo un genere che ha fatto la storia. Non è un caso che, ad esempio, alcuni serial killer siano diventati delle vere icone. Pensiamo a Michael Myers, Leatherface e molti altri. Ma il cinema horror è fatto anche da diverse sfumature che portano ad avere vari sottogeneri. Per questo motivo, le neuroscienze si sono interrogate su quali film horror funzionino di più.

Sono tante le sfumature che il cinema horror riesce a dare. Ad esempio, sono tante le storie vere che hanno ispirato i film horror. Cosa che hanno portato sempre di più un interesse fuori dal normale. Come detto, uno studio in particolare ha messo in luce non solo quelli che funzionano di più ma anche su cosa fanno leva questi prodotti.

Film Horror, l’aspetto che più caratterizza questi prodotti: lo dice la scienza

A tale domanda ha risposto Neil Martin della Regent’s University di Londra. Il ricercatore ha dedicato a questo ambito una revisione di tutti gli studi fatto su questo tema. Secondo Martin esistono, da sempre, degli stimoli a cui siamo predisposti. Pensiamo, ad esempio, alla paura. Mentre, in altri casi, quello che si innesca è il panico. Quest’ultimo, però, viene fuori per un condizionamento sociale o culturale. La paura, secondo Martin, è un aspetto fondamentale per l’horror dato che rappresenta una minaccia all’incolumità.

Martin, inoltre, avvalora la tesi con dei chiari esempi. In prima battuta parla dei ragni. Dice che quelli velenosi sono tra lo 0.1 e lo 0.3% ma risultano essere tra le fobie più diffuse. Inoltre, i ragni sono stati spesso protagonisti dei film degli anni Cinquanta. Un’altra paura è quella del sangue dato che temiamo certi scenari, gli horror, sottolinea Martin, giocano facile con tante scene in cui il sangue è protagonista. In merito, Neil Martin sottolinea come il sangue sia uno stimolo unico perché fornisce risposte intense. Chi non lo tollera, infatti, raggiunge livelli alti di disgusto, ansia e paura.

Quindi, è davvero difficile dire quale sia il film che abbia fatto più paura della storia del cinema. Ci sono diverse pellicole che hanno segnato questo ambito. Film che hanno fatto la storia e che, oggi, non farebbero così tanta paura. Dato che, oggi, certi standard sono cambiati.

Resta il fatto che, come riportato da Focus, per via dell’arousal, una parola che indica l’attivazione fisiologica questi film sanno ancora come colpire. Nonostante la paura non sia piacevole, quando ci pervade proviamo un certo stato di eccitazione che rende il tutto ancora più forte. Dall’altra parte, però, l’intrattenimento e il luogo sicuro in cui si vede film, che sia casa o cinema, ci lasciano anche delle sensazioni positive.

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