Martin Castrogiovanni, il dramma della malattia: “Mi avevano dato sei mesi di vita

Martin Castrogiovanni e il dramma della malattia. Ne ha sempre parlato poco per rispetto, ma i medici gli avevano dato sei mesi di vita

Martin Castrogiovanni è un famoso rugbista e sportivo italiano. Il grande pubblico ha imparato ad amarlo ed apprezzarlo, non solo per i suoi grandi meriti sportivi, ma anche per essere uno dei protagonisti di Tu sì que vales insieme ad Alessio Sakara e Belen Rodriguez. Il programma è da sempre un successo e la conduzione di Martin, insieme ai suoi compagni di viaggio, ha contribuito alla popolarità dello show.

Nel 2019, l’ex rugbista fu intervistato da Silvia Toffanin nel suo salotto di Verissimo. Quello che vedemmo fu un Martin inedito, il quale con grande tatto e sensibilità raccontò un fatto della sua vita privata che forse in pochi sapevano. Un argomento delicato che lo sportivo ha trattato con grande rispetto e discrezione.

Raccontò che nel 2015, dopo aver avuto per giorni un persistente mal di schiena, i medici scoprirono che soffriva di un male che sembrava apparentemente incurabile. I dottori inglesi gli diedero addirittura sei mesi di vita. Fortunatamente, come sappiamo, le cose andarono diversamente e Martin è riuscito a guarire perfettamente, tornando in campo addirittura un mese dopo l’operazione.

Martin Castrogiovanni, malattia: perché ne ha sempre parlato poco?

Gli avevano dato sei mesi di vita a causa di un tumore. Stiamo parlando di Martin Castrogiovanni che nel 2015 è stato colpito da una malattia, per la precisione un neurinoma, ovvero un tumore del plesso lombare.

I medici temevano che fosse un male maligno che avesse intaccato il nervo del piede. Dopo l’operazione, per fortuna, si scoprì che il male non era maligno e non aveva preso tutto il nervo. Infatti, dopo un mese era già in campo a correre e lottare con la grinta che lo contraddistingue.

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Raccontò questo aspetto della sua vita privata per la prima volta da Silvia Toffanin a Verissimo. Ha spiegato di non parlare mai di questa cosa per rispetto di chi sta combattendo questa malattia. Un vero e proprio campione anche nella vita.