Siamo vicini all’uscita di Mank di David Fincher che sarà promosso da Netflix senza passare per le sale. Il regista ha parlato anche del passato.
Sul The New York Times, e come riportato da Bad Taste, il regista ha sottolineato: “Jake si trovava, durante le riprese di Zodiac, in una posizione ben poco invidiabile. Era molto giovane e circondato da persone che volevano avere la sua attenzione. Credo che una persona qualsiasi in quella situazione avrebbe dovuto fare tutto per tirare fuori la propria visione periferica. Non credo lui avesse mai avuto a che fare con qualcuno che esigeva la massima concentrazione anche sulle minuzie e tendeva a distrarsi molto”.
David Fincher continua: “Jake Gyllenhaal? C’era un sacco di gente che gli sussurrava all’orecchio che Jarhead sarebbe stato un film gigantesco e che l’avrebbe portato in un’altra categoria. Ogni weekend veniva trascinato al film festiva di Santa Barbara a quello di Palm Springs o a quello di Catalina. Quando si presentava al lavoro era sempre a pezzi. I suoi manager e i suoi sciocchi agenti, che in pausa pranzo, andavano nella roulotte per parlare delle cover di GQ e altro. Veniva rosicchiato a morte dalle anatre neanche troppo sveglie. Però avevano occupato il suo campo visivo e per lui era difficile colpire una palla velocemente“.
Questo articolo è stato modificato: 14 Giugno 2022 16:57
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