Gianna Nannini contro Paul McCartney: scontro tra titani

Paul McCartney si è recentemente scagliato contro l’Italia e pronta è arrivata la risposta di Gianna Nannini: “Non abbiamo bisogno di te.” Ma cosa è successo?

Paul McCartney ha gridato allo scandalo nei confronti dell’Italia, colpevole di una sbagliata gestione sui rimborsi dei concerti saltati: il decreto Salva Italia prevedete infatti che, a fronte della spesa per l’evento saltato rende al consumatore un voucher di pari valore da spendere nei 18 mesi successivi all’evvenuto rimborso.

McCartney, i cui biglietti per le date di Napoli e Firenze variano dai 100 ai 600 euro, ha quindi bacchettato l’Italia per non aver rimborsato la spesa in denaro. Sulla questione è arrivato l’intervento di Gianna Nannini, ecco cosa si è scatenato.

Gianna Nannini contro Paul McCartney

Gianna Nannini non ci va leggere contro Paul McCartney, l’ex beatles colpevole di aver detto la sua in merito al rimborso delle date saltate a causa del Covid 19 e che sul suo profilo Facebook ha accusato il sistema italiano dei voucher come scandaloso.

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La rockstar senese ha voluto rispondere per le rime a McCartney prendendo una pubblica posizione sull’intera vicenda: “Paul, caro Paul, non abbiamo bisogno di te che bacchetti l’Italia” ha preciso la Nannini sul suo profilo social.

“Invece di cancellare il tuo concerto cosa ci voleva a recuperarlo come facciamo noi e come fanno molti artisti italiani” ha scritto la cantante, commentando la scelta di McCartney di cancellare le date estive del suo tour. Il cantante dei Beatles ha fatto sapere su Facebook di averlo fatto per permettere ai suoi fan di riavere indietro i propri soldi, circostanza verificatasi ovunque in Europa ma non in Italia.

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“La musica va aiutata in questo momento recuperando le date, non cancellandole” ha continuato poi Gianna Nannini in un post sul suo profilo Instagram, dove ha ricevuto circa duemila like.

“Ti aspettiamo Paul, vogliamo il tuo concerto” ha concluso la Nannini, fortemente convinta dell’importanza di tornare presto a fare musica e a riempire gli stadi.