Don Ciro Miele: “Salvini e d’Urso che pregano in tv peggio del porno”

Don Ciro Miele, parroco e giornalista, commenta su TPI la scena della preghiera dell’Eterno Riposo recitata da Barbara d’Urso e Salvini in diretta a Live.

Il TPI riporta un’intervista a Don Ciro Miele che ha scritto, sui suoi social, un commento su “l’esibizione religiosa” di Matteo Salvini e Barbara d’Urso, avvenuta domenica 29 marzo a Live non è la d’Urso.

Il parroco è anche un giornalista e docente di Teologia dogmatica e si è dichiarato sconcertato dalla pubblica esibizione della preghiera di Salvini insieme alla conduttrice di Live. Barbara d’Urso, in collegamento nello studio della trasmissione con il leader della Lega, ha parlato dell’importanza di pregare, in questo momento delicato. La donna ha ammesso di recitare ogni sera il rosario e, insieme a Matteo Salvini, ha recitato qualche parola dell’Eterno Riposo in diretta.

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Le parole del parroco: “Salvini e d’Urso peggio del porno”

Per don Ciro, parroco della Chiesa di Casalvecchio di Puglia, quel momento di preghiera a Live non è la d’Urso è stato totalmente fuori luogo: “Quei due non stanno bene” – ha dichiarato a TPI – “La preghiera è una cosa inerente la propria intimità, non sono parole, non è solo una formula, è un momento di sintonia con l’assoluto, un linguaggio fatto di silenzi“.

Ha continuato poi il parroco: “Ostentare una preghiera in quel modo è desolante, è quasi pornografia, peggio che far vedere a un ragazzo un film porno” commentando l’esibizione del politico e la d’Urso durante Live.

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Don Ciro passa poi a parlare di Salvini, usando parole pesanti: “Hanno fatto presa su un cattolicesimo integralista che definisce il Papa un eretico. Salvini pesca nel torbido di questo cattolicesimo che nulla a che fare con il Vangelo” – continua poi – “Non si può imbrogliare Dio con una preghiera, se non si dimostra di essere figli suoi dandosi da fare per le persone (…) Da un lato pregano la Madonna, dall’altra vorrebbero vedere morti bambini e adulti nel Mediterraneo, ma questo è un peccato mortale. Ed è questa è la cosa che li smaschera“.