Volevo nascondermi, film sulla vita di Antonio Ligabue, ha fatto vincere un Orso d’argento come Migliore attore alla Berlinale 2020 ad Elio Germanio.
Volevo nascondermi, il film che tratta la vita del pittore e scultore Antonio Ligabue, è interpretato magistralmente dall’attore Elio Germano.
La pellicola diretta da Giorgio Diritti racconta dunque la vita dell’artista Ligabue, che ha vissuto un’infanzia e adolescenza difficili e ha conosciuto sulla sua pelle la tragedia della povertà.
Un personaggio intenso, interessante, malinconico e forse un po’ triste, sicuramente particolare e difficile da rappresentare.
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Antonio Ligabue ha anche sofferto sulla sua pelle problemi fisici e psicologici che lo hanno segnato profondamente.
Il film esce finalmente nelle sale domani, 4 marzo 2020, dopo la posticipazione di una settimana per il problema coronavirus.
Sono state varie infatti nell’ultimo periodo le pellicole che hanno subito rinvii e sospensioni a causa di questa emergenza sanitaria.
Volevo nascondermi vuole invece provare a riportare le persone nelle sale, grazie anche alla superba interpretazione di Elio Germano che potrebbe invogliare il pubblico.
Grazie a questa pellicola, Elio Germano ha potuto mettere in atto tutto il suo straordinario talento, riuscendo a portarsi a casa anche un prestigiosissimo premio.
L’attore infatti ha vinto l’Orso d’argento come Migliore attore alla settantesima edizione della Berlinale 2020.
Germano ha dimostrato di saper essere un attore vero e camaleontico, che riesce a prendere le sembianze del personaggio che deve interpretare.
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Salendo sul palco di questa importante kermesse cinematografica, Elio Germano ha voluto dedicare questo importante premio a “tutti gli storti, tutti gli sbagliati, tutti gli emarginati, tutti i fuori casta e ad Antonio Ligabue”.
L’attore già in passato ha dato modo di interpretare ruoli di artisti degni di nota, come Giacomo Leopardi, nel film Il giovane favoloso, in cui si era già fatto notare per la grandissima intensità e bravura attoriale.
Un premio dunque meritatissimo quello vinto al Festival di Berlino, che lo consacra definitivamente nell’Olimpo degli attori più lodevoli.
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