Massimo Ranieri, le scuse a sua figlia: “Ero inesperto”

Massimo Ranieri ha una figlia che ha tenuto nascosta per molti anni, ecco chi è e com’è il loro rapporto oggi.

Massimo Ranieri, il cantautore napoletano che questa sera sarà ospite nel programma televisivo C’è posta per te, condotto da Maria De Filippi, ha una figlia, si chiama Cristina Calone, classe 1971. A quell’epoca Massimo Ranieri aveva 19 anni e stava muovendo i primi passi nel mondo dello spettacolo. Per tantissimi anni, il cantautore non ha parlato della figlia, che ha riconosciuto soltanto nel 1995.

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Il primo incontro tra i due è avvenuto in un salotto televisivo, a Domenica Live, il programma televisivo condotto da Barbara D’Urso. Cristina, parlando del primo incontro con suo padre, ha utilizzato parole di grande affetto: “Fino a quel momento lo avevo visto solo in tv. Il giorno che chiamò per la prima volta, mia madre sbiancò. Io gli dissi “Ciao papà”. Lui mi disse: “Che strano sentirsi chiamare così. Voglio che tu venga ospite nella mia trasmissione”. Io sono andata in jeans e maglietta, pensavo che sarei stata tra i pubblico. Invece, mi ha presentato ufficialmente. Dopo, io e la mamma siamo andati a casa da papà. Non si può vivere di rancore, di astio”.

Massimo Ranieri: ecco perché non ha riconosciuto la figlia e com’è oggi il loro rapporto

Massimo Ranieri, nel giustificare le ragioni per cui non ha provveduto immediatamente a riconoscere la figlia si è giustificato dicendo: “Ero famoso e avevo 19 anni. Mi hanno trascinato via da questa storia dicendomi che era un danno alla mia immagine. L’unico alibi che ho è che ero inesperto”.

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Cristina ha poi parlato anche di sua madre, scomparsa nel 2005, ed ha fatto sapere che la donna non ha mai parlato male di suo padre, mentre lei confessa di essere riconoscente nei confronti di Massimo Ranieri: “Mia madre non ha mai detto una parola contro di lui. Mi ha sempre detto che lui mi ama. Papà c’è, per me, lo ringrazio pubblicamente perché grazie a lui ho una casa. Ogni mese mi paga un affitto e per me vuol dire tanto, perché ho un bambino di 5 anni. Un figlio non può odiare un genitore. Sono sicura che lui mi ama, perché siamo uguali”.