Valentina Dallari difende Junior Cally: “Mi fa battere il cuore”

Valentina Dallari ex protagonista di Uomini e Donne ha difeso il fidanzato Junior Cally dalle polemiche degli ultimi tempi.

Junior Cally è uno dei big in gara al prossimo Festival di Sanremo 2020, che partirà la prossima settimana, condotto da Amadeus con Tiziano Ferro e Fiorello e dieci donne.

Il rapper di ventinove anni, vero nome Antonio Signore è stato al centro delle polemiche nelle ultime settimane per il testi della sue vecchie canzoni che contengono frasi violente.

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Valentina Dallari difende Junior Cally

Valentina Dallari è scesa in campo per difendere il suo fidanzato con il quale sta insieme da circa cinque mesi.

La ragazza conosciuta dal grande pubblico televisivo per aver partecipato molti anni fa a Uomini e Donne come tronista, ha ammesso alle pagine di Di Più: “Antonio è l’uomo che da cinque mesi mi fa battere il cuore, l’unico che mi fa sentire protetta, ascoltata e rispettata. Perché anche se la nostra è una storia fresca, è una grande, immensa, storia d’amore.”

E continua: “Portava la maschera perché voleva che la gente si appassionasse alla sua musica e non alla sua immagine”.

La ragazza negli ultimi anni ha anche affrontato dei seri problemi di anorressia che l’ha condotta a dover restare ricoverata in ospedale per tanto tempo. Il loro primo incontro è stata proprio dopo che l’ex tronista era stata dimessa.

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Junior Cally a Sanremo 2020

Ad ogni modo, nonostante le tante polemiche, il rapper con la maschera è stato confermato tra i big del prossimo Festival di Sanremo, con il benestare di Amadeus, conduttore e direttore artistico che ha apprezzato le scuse che il cantante ha scritto con una instagram stories qualche settimana fa.

Il rapper era stato fortemente criticato per via dei testi violenti presenti nelle sue precedenti canzoni, era infatti stata chiesta l’espulsione dalla gara.

Notizia delle ultime ore è però quella della querela da parte di Gisella Valenza, Presidente torinese dell’associazione Italia delle Donne, per istigazione alla violenza sulle donne e le forze dell’ordine, odio, oltraggio alla morale, in violazione della Costituzione.