Justin Bieber parla per la prima volta: “Ho la malattia di Lyme”

Justin Bieber, il cantante canadese, parla per la prima volta della sua malattia, e per farlo sceglie un post su instagram.

Il cantante canadese, famoso in tutto il mondo, ha parlato per la prima volta tramite social delle sue condizioni di salute. Il giovane che da qualche tempo si è allontanato dai riflettori aveva destato molto sospetto.

La sua assenza si era molto fatta notare in questo lungo periodo, in tanti sono stati convinti fin da subito che il problema fosse legato alla sua salute. Proprio in queste ore infatti è arrivata la conferma dal diretto interessato con un post su instagram.

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Justin Bieber è malato

Justin Bieber, il cantante canadese, di venticinque anni, famoso in tutto il mondo ha ammesso di essere malato con un post su instagram.

Si chiama malattia di Lyme e si tratta di una patologia di origine batterica che infetta le zecche, che successivamente trasmettono ad animali ed esseri umani, una delle peggiori conseguenze è  l’invalidità.

E’ stata catalogata come malattia infettiva dal New York Times, un tipo di malattia che si diffonde in maniera più rapida al mondo dopo l’Aids. Lo stesso problema ha interessato qualche anno fa la sua giovane collega Avril Lavigne.

Ma non è tutto, sempre nel racconto il cantante ha ammesso di aver dovuto combattere anche con una serie di mononucleosi cronica che ha colpito non solo la pelle, ma anche le funzioni celebrali.

“Molte persone dicevano che avevo un aspetto orribile, che mi facevo di metanfetamine ecc., ma non hanno capito che di recente mi è stata diagnosticata la malattia di Lyme,tre che una seria mononucleosi cronica che ha colpito la mia pelle, le mie funzioni cerebrali, la mia energia e la mia salute in generale…Sto avendo il giusto trattamento che aiuterà a curare questa malattia finora incurabile” ha dichiarato l’artista.

Ha infine ammesso che parlerà in modo più approfondito della vicenda  nella docu-serie “Seasons”, disponibile su Youtube a partire dal prossimo 27 gennaio 2020.