Chico Forti, chi è l’uomo all’ergastolo ingiustamente?

Chico Forti aveva quarant’anni quando, ingiustamente, si è visto incriminare e condannare all’ergastolo: ecco la sua terribili vicenda.

Chico Forti, chi è l'uomo all'ergastolo ingiustamente?

Enrico Forti oggi ha 60 anni e si trova detenuto in un carcere americano, qui lo ha raggiunto una troupe de Le Iene Show che ha auto modo di raccogliere la sua testimonianza e di far conoscere la sua terribile storia a tutto il mondo.

Chico Forti, chi è l’uomo all’ergastolo ingiustamente?

Velista e produttore televisivo Chico Forti è diventato famoso per aver preso parte a diverse competizioni sportive a livello internazionale.

A seguito di un incidente stradale ha dovuto dire addio alla sua carriera sportiva ma non si è dato per vinto, inventandosi un nuovo futuro: dopo essere diventato commentatore sporti ha intrapreso l’attività di imprenditore ammobiliare.

In questo contesto conosce Anthony Pike, sedicente proprietario di un omonimo albergo a Ibiza che interessa a Chico come compratore.

Il contattato tra Pike e Chico è tal Knott, nome molto conosciuto in Germania dove è stato condanno per truffe miliardarie. La trattativa inizia ben presto ma è tutta una truffa: l’albergo è stato infatti già venduto.

Chico conosce poi Dale, figlio di Anthony, e i due organizzano un incontro al quale avrebbe dovuto partecipare anche Pike. I due passeranno insieme circa mezz’ora per poi dividere le loro strade.

L’omicidio di Dale Pike

Il giorno seguente il corpo privo di vita di Dale Pike iene rinvenuto in un boschetto, dai primi accertamenti l’uomo era stato giustiziato con due colpi di pistola calibro 22 alla nuca e successivamente è stato denudato.

Chico viene immediatamente indicato come mandante, nonostante si sia sempre dichiarato innocente ha passato gli ultimi venti anni in carcere. Tutto inizia da una bugia, Chicho spaventato dalla situazione mente agli inquirenti e dichiara di non aver mai incontrato Dale.

Il giorno dopo torna sui suoi passi e consegna la documentazione della trattativa alla polizia e decide di ritrattare quanto detto il giorno prima. Ormai per lui è troppo tardi: gli viene negata l’assistenza di un legale e viene sottoposto a 15 ore d’interrogatorio.

La sentenza ha a dir poco del ridicolo, queste le parole: ““La Corte non ha le prove che lei Sig.Forti abbia premuto materialmente il grilletto, – prosegue – ma ho la sensazione, al di là di ogni dubbio, che lei sia stato l’istigatore del delitto.”

Una sensazione che è già costata a Chico venti anni della sua vita.

Impostazioni privacy