Nicoletta Sanna, chi é? Soprusi e privazioni in orfanotrofio

Nicoletta Sanna è La ragazza del rifugio, questa sera racconterà della sua vita in orfanotrofio, fatta di soprusi e privazioni.

Nicoletta Sanna, chi é ? Soprusi e privazioni in orfanotrofio

Questa sera La ragazza del rifugio si racconterà nel talk di Rai 3 Le Ragazze dove ricorderà gli anni difficili vissuti nel Rifugio Bambin Gesù.

Nicoletta Sanna, chi é ?

Aveva solo tre anni Nicoletta Sanna quando per la prima volta varcherà le porte dell’orfanotrofio nel quale dovette imparare a crescere in fretta.

I racconti di Nicoletta dei suoi anni nel brefotrofio, dove finivano i bambini dei quali i genitori non potevano occuparsi, sono difficili da mandare giù: “Eravamo tutte malate, io presi l’epatite“.

Dormivano in grandi camerate, senza riscaldamento e con le lenzuola umide 2sento ancora il freddo nelle ossa” ha affermato Nicoletta.

La colazione consisteva in latte in polvere diluito con acqua e macchiato con il caffé, nel quale inzuppavano del pane vecchio.

Le uniche uscite che facevano era per presenziare ai funerali delle persone ricche.

Violenza in orfanotrofio

Nicoletta non ricorda solo il freddo e la fame ma anche le tremende punizioni alle quali erano sottoposte “Suor Cristina -ricorda- ci picchiava con il cinturino di cuoio del portachiavi che reggeva l’effige della Madonna”.

Chi bagnava il letto era costretto a tenere il lenzuolo sporco per ore sulla testa e anche l’igene personale scarseggiava: un bagno ogni 15 giorni e contro i pidocchi un telo imbevuto di benzina da tenere in testa per una giornata.

Nicoletta nella vita è diventata un’infermiera e ha raccolto la sua testimonianza nel libro La ragazza del rifugio

 

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