Il virologo Roberto Burioni è molto attivo sui social come divulgatore scientifico ed è noto soprattutto per la sua battaglia ai no vax.
Roberto Burioni torna ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, su Rai 2. Era intervenuto anche lo scorso anno, a proposito del tema dei vaccini e in quell’occasione aveva detto: “Il virus più pericoloso è quello dell’ignoranza e del pregiudizio. Vaccinarsi è un gesto di responsabilità sociale, come non guidare ubriachi”.
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Roberto Burioni
Roberto Burioni ha scritto diversi libri. Nel 2016 è stato pubblicato il saggio Il vaccino non è un’opinione che ha vinto il premio Asimov. L’anno successivo è stata la volta di La congiura dei Somari. Perché la scienza non può essere democratica. Mentre nel 2018 è uscito nelle librerie Balle mortali. Meglio vivere con la scienza che morire coi ciarlatani.
L’ultimo libro dell’immunologo, divenuto un’icona del web per i suoi post social (manco a farlo a posta virali) riguarda però un tema diverso dai vaccini. Riguarda l’omeopatia. Sarà disponibile in libreria a partire dal prossimo 8 ottobre, edito da Rizzoli, col titolo Omeopatia: bugie, leggenda e verità.
A Repubblica ha anticipato che il libro racconta la disciplina in modo oggettivo e con rigore scientifico. “Se un persona adulta vuole curarsi con l’omeopatia può farlo, perché almeno male non fa”, ha detto. L’argomento è spinoso, perché in Italia si parla di circa 9 milioni di persone, che fanno affidamento all’omeopatia. Ma in merito i professionisti sono spaccati e lo stesso Burioni fa trasparire, dalla sua parole, una scarsa fiducia in essa.
Ci sono medici autorevoli che sostengono che l’omeopatia non ha alcuna efficacia e che un preparato omeopatico non ha più potere curativo di un bicchiere di acqua e zucchero. Altri, invece, prescrivono e vendono cure omeopatiche convinti della loro efficacia e dei loro benefici.
Qual è la verità?
La buona notizia è che all’Università di Siena il master di omeopatia non si farà. La brutta notizia è che non è stato cancellato per decisione dei docenti, ma per mancanza di iscritti: non hanno trovato abbastanza gonzi pronti a pagare 2600€. Che figuraccia non diluita!
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) October 6, 2019
