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Gabriele D’Annunzio, 100 anni fa l’impresa di Fiume

Gabriele D’Annunzio non è stato solo un drammaturgo, poeta e giornalista, ma anche un militante politico, mentore di Benito Mussolini e precursore del fascismo. 

Gabriele D’Annunzio partecipò alla Grande Guerra in particolar modo con una imponente campagna propagandistica. Ottenuto il brevetto di Osservatore d’aereo, nell’agosto 1915 effettuò il celebre “volo sopra Trieste”, proprio per lanciare manifesti dall’alto.

Un’altra impresa storica per cui è ricordato è l’impresa di Fiume, di cui ricorre oggi il centenario.

Leggi anche –> Benito Mussolini e il fascimo: vita,morte e aneddoti sul dittatore italiano

Gabriele D’Annunzio a Fiume

Il 12 settembre di 100 anni fa Gabriele D’Annunzio, alla guida dei legionari, occupò la città di Fiume per annetterla all’Italia. La spedizione partì da Ronchi, dove in questi giorni è anche in corso una mostra celebrativa, che raccoglie una serie di materiali conservati dagli eredi di un legionario friulano.

Era il 1919, Fiume non era stata assegnata all’Italia ed era occupata dalle truppe alleate. Esisteva già nella città un Consiglio nazionale che portava avanti una battaglia per l’annessione all’Italia. D’Annunzio, al suo arrivo, insieme a una colonna di volontari, vi instaurò il Comando dell’Esercito italiano in Fiume d’Italia e varò anche una Costituzione provvisoria.

Alcuni sostengono che i mezzi repressivi per il governo di Fiume (utilizzo di olio di ricino per i dissidenti, ad esempio) furono in qualche modo quelli che ispirarono Mussolini negli anni del Fascismo. La seconda teoria in merito, invece, è che si sia trattato di un’esperienza molto liberale, nonostante i connotati nazionalistici.

L’esperienza fiumana si concluse alla fine del 1920, quando il trattato di Rapallo sancì che Fiume era città libera, ma D’Annunzio non accettò l’accordo e il governo italiano di Giovanni Giolitti il 26 dicembre 1920 fu costretto a sgomberare i legionari con la forza. Fu una strage ricordata come il Natale di sangue.

Nel 1924 lo Stato libero di Fiume fu annesso all’Italia e italiano rimase fino al 1945.

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Pubblicato da
Giuseppina Dente

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