Marco Van Basten poteva essere il più forte di tutti, ma la traiettoria del Cigno di Utrecht è stata fatta anche di alti e di bassi per via di una fragilità strutturale fin troppo evidente.
Il calciatore classe 1964 per questo aveva finito la sua carriera ad appena 32 anni dopo che al Milan in 7 anni aveva segnato 90 reti in 147 partite non giocando mai di fatto gli ultimi due anni della sua carriera. Un primo intervento alla caviglia a St. Moritz doveva tenerlo fermo per due mesi ma lo portò a quattro di lunga riabilitazione. Appena tornato scende in campo subito per poi giocare solo uno spezzone della finale di Champions League contro l’Olympique Marsiglia.
Arriva il giugno del 1993 e il calciatore è costretto al quarto intervento alla caviglia. Dopo due anni torna a disposizione ma decide di ritirarsi. Un dolore immenso per il calcio internazionale che stravedeva per il suo talento incredibile. Leve lunghe e tecnica da brevilineo faceva quello che voleva col pallone.
In carriera ha vinto tre volte l’Eredivise, quattro la Serie A, 4 la Supercoppa Italiana, 3 la Coppa dei Paesi Bassi, una la Coppa delle Coppe, due volte la Supercoppa Europea, due la Coppa Intercontinentale ma soprattutto tre la Coppa Campioni.
Questo articolo è stato modificato: 6 Agosto 2019 15:32
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