L’opera è liberamente ispirata al Satyricon del romano Petronio tutto in chiave moderna. La trama tratta lascivia della società, ieri come oggi
Grande successo di pubblico ieri per l’ultima messa in scena dell’opera “Satyricon” di Francesco Piccolo, rifacimento, liberamente ispirato in chiave moderna, dell’opera omonima del romano Petronio. La rappresentazione, avvenuta presso il “Pompeii theatrum mundi” proprio all’interno degli scavi di Pompei, ha attirato una folta schiera di telespettatori che ne hanno ammirato la trama, la bravura degli attori e la bellezza delle scene.
Da ricordare che il capolavoro dell’autore romano, giunto fino a noi in maniera frammentaria, parlava della decadenza dell’impero in termini di moralità, di bassa qualità morale in cui erano giunte quelle genti e dei valori che piano piano arrivavano a mancare.
Francesco Piccolo ha saputo trasportare questa decadenza fino ai giorni nostri e, in chiave metaforica, ha descritto la falsità, la privazione della moralità, il menefreghismo e la superficialità della società moderna.
La messa in scena parte con 3 persone, 3 uomini “senza nome” che, annoiati, non sanno cosa fare. Alla fine, trovata geniale, tutti vogliono solo “scopare e divertirsi” ma “tutti o nessuno” così decidono di andare ad una festa dove incontreranno diversi “tipi” di differente estrazione e classe morale. Una volta giunti, partirà una musica che accompagnerà tutta la serata, scambieranno chiacchiere “inutili”, penseranno solo al cibo e al piatto più gustoso e stravagante da mangiare.
I personaggi che affolleranno la scena poi, tutti anonimi, penseranno solo a divertirsi, a soddisfare la lussuria. Una donna nuda, che nessuno guarda perchè troppo presi a pensare a se stessi, vorrà invogliare i presenti sulla scena a pensare ai problemi più gravi della vita, ma nessuno l’ascolterà e il suo appello cadrà nel vuoto e verrà alla fine anche derisa.
In ultimo, lo stesso padrone di casa, un uomo ricco e grasso che pensa solo a mangiare apparentemente quello maggiormente privo di valori morali, si ammazza davanti chiedendo addirittura di essere divorato dopo la sua morte.
Lunghi e sentiti applausi, gli spettatori si sono anche alzati in piedi, hanno accompagnato l’ultima delle 3 serate di rappresentazione.
Un pubblico divertito, rattristito, ma soddisfatto, ha concesso il proprio “battimani” anche più di una volta.
Questo articolo è stato modificato: 15 Giugno 2022 14:59
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