Paolo Paoloni è morto oggi, 9 gennaio 2019, all’età di 89 anni.
Il megadirettore galattico di Fantozzi che tuonava su questioni etico-filosofiche non era un uomo, bensì un essere astratto. Era il Potere in persona.
La scelta di Luciano Salce, il regista del primo Fantozzi, fu rapida e presa facilmente: Paolo Paoloni era perfetto per quel ruolo. Elegante, con un’espressione paciosa e dall’aspetto inarrivabile. Paoloni si calava così in un personaggio in realtà spietato e feroce.
Il primo Fantozzi racconta l’Italia degli anni 70, di quelle aziende pubbliche e private dove si raccoglievano milioni di dipendenti, fra operai e impiegati. E Fantozzi era uno di loro.
Ed è proprio lì che entra in scena il Megadirettore Galattico, pronto a ripristinare l’ordine negli uffici. Colui che custodiva il dono di erigersi al di sopra dei suoi dipendenti.
Il suo studio appariva freddo ed ecumenico, quasi francescano; con un inginocchiatoio e l’immagine del Santo in bella vista. Ma lì dentro, in verità, veniva espressa la durezza nella sua più pura percezione. Era l’ufficio del Megadirettore; lo stesso che non perdeva occasione per dimostrare la terribile e necessaria gerarchia.
Quasi tutti i pilastri di quell’Italia e di quel Cinema se ne sono andati. Rimane fra noi la geniale Anna Mazzamauro, in Fantozzi la Signorina Silvani. Quel mondo non esiste più e sfuma pian piano verso una contemporaneità a questi personaggi estranea.
Oggi i padroni sono diventati impalpabili e tutto è precario, filtrato dalla rete. Non esistono più megadirettori galattici, ma visionari e liberi pensatori come Steve Jobs e Mark Zuckerberg.
Scompare con Paoloni una figura dai capelli candidi, il vestito chiaro, l’eleganza della cattiveria e ovviamente la postura eretta sulla sua famosa poltrona in pelle umana.
Paolo Paoloni è passato alla storia cinematografica come il Duca Conte Maria Rita Vittorio Balabam, per i più affezionati semplicemente il Megadirettore Galattico. Grazie alle commedie di Paolo Villaggio, Paoloni, ha potuto far valere il suo nome. Numerose sono state le sue interpretazioni di personaggi controversi, ma amati da tutti; così come sono state numerose le opere cinematografiche in cui ha potuto dare il suo contributo. Ha recitato al fianco dei migliori, da Alberto Sordi a Lino Banfi. Paoloni ha prestato la sua recitazione anche a diverse pellicole horror, come ad esempio Cannibal Holocaust ed Inferno.
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