“Ci sono artisti che parlano adesso e che comunque hanno fatto la loro “carriera”. Se avrebbero dovuto parlare prima? Sì. Col senno di poi possiamo dire quello che vogliamo. Ora lo stanno massacrando e ora giù tutti a massacrarlo e non si capisce che dietro c’è un uomo che ha una patologia, che si è comportato in maniera deplorevole ma che rimane un essere umano. Ora massacrarlo come sta facendo il New York Times, che si erge a beniamino della giustizia”.
Ospite del programma radiofonico Un giorno da pecora, l’attore pugliese Riccardo Scamarcio si è espresso così ai microfoni di Radio1 sulla vicenda dello scandalo che ha colpito il produttore statunitense Harvey Weinstein, condannando sia i suoi comportamenti che quelli delle donne che non lo hanno denunciato prima.
Infatti, ha proseguito: “Della vicenda, la cosa che mi sembra più triste è che il popolo vuole il sangue e la stampa glielo fornisce. Le reazioni di chi ha preso le distanze dai comportamenti di Weinstein, certamente e assolutamente condannabili, in questo momento mi sembrano altrettanto sgradevoli”.
Questo articolo è stato modificato: 23 Ottobre 2017 09:40
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