Guai con il fisco per l’idolo delle donne Raoul Bova.
A seguito della sentenza emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Roma, il protagonista di Scusa ma ti chiamo amore ed all’attore è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione, a conclusione di un processo che lo ha visto imputato per un reato di natura fiscale.
Condannato per dichiarazione fraudolenta mediante artifici, gli sono stati concessi la non menzione e la sospensione della pena.
Secondo l’accusa, che aveva sollecitato una pena inferiore a quella inflitta, ossia un anno di reclusione, Bova avrebbe ottenuto tra il 2006 e il 2010 sgravi fiscali trasferendo alcuni costi alla società che gestisce la sua immagine, la Sammarco; sfruttando, di conseguenza, un sistema che avrebbe permesso di pagare un’aliquota Iva più bassa del dovuto.
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Questo articolo è stato modificato: 1 Agosto 2017 12:12
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