Avete presente Scusa ma ti chiamo amore, il film interpretato da Raoul Bova e Michela Quattrociocche e diretto da Federico Moccia partendo dal suo libro omonimo?
A quanto pare, ha messo in guai seri il suo autore, perché, secondo il report de Il Corriere della Sera, avrebbe eluso il pagamento di un milione e quattrocentomila euro nel biennio 2007-2008 attraverso fatture gonfiate per “acquisizioni inesistenti”.
Per adattare il romanzo, infatti, nel 2007 Moccia si rivolse alla MR Trade ed alla Emmebi srl, le quali si occupatono di una serie di casting eseguiti in tutta Italia.
Nel dicembre dello stesso anno, però, tutti i versamenti e le spese di produzione sono stati consegnati alla Guardia di Finanza e i conti non tornavano.
Durante l’udienza è emerso che la sede della MR Trade è un magazzino di deposito, in quanto, quando il pm Gianluca Mazzei ha chiesto al regista se fosse mai stato in via Santa Maria Goretti (dove ha sede il domicilio dell’impresa), l’autore di Tre metri sopra il cielo si è trovato in serie difficoltà.
Una parte delle contestazioni mosse dal pm Mario Dovinola è andata prescritta e Moccia è stato condannato a due anni di reclusione per evasione fiscale.
Questo articolo è stato modificato: 26 Maggio 2017 14:30
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