Lasciata sola in casa dal marito avvocato Carl, interpretato dal Daniel Baldock di “Letters to Juliet”, l’insegnante incinta Maryann alias Tatiana Luter si trova a vivere quella che, probabilmente, rappresenta la sua più terrificante esperienza.
Sola all’interno della sua villa posta in una imprecisata, sperduta campagna, infatti, in “Surrounded” (2014) degli esordienti Laura Girolami e Federico Patrizi comincia ad essere perseguitata da invisibili e inafferrabili presenze, decise ad assediarla sempre di più, con il sopraggiungere della notte.
Presenze di cui non sappiamo nulla e che i due neo-cineasti ci permettono di avvertire sia ricorrendo a probabili soggettive e inquadrature che, sullo sfondo, lasciano intravedere un oscuro personaggio richiamando alla memoria uno stratagemma caro ad “Halloween – La notte delle streghe” (1978) di John Carpenter, sia tirando in ballo un individuo dal volto nascosto sotto una bianca maschera come il serial killer del craveniano “Scream” (1996).
Perché, con la lezione imparata dal citato autore di “Christine – La macchina infernale” (1983) avvertibile anche nella tipologia di colonna sonora composta da Andrea Bellucci, appare evidente che la oltre ora eventi di visione – prodotta dal Gabriele Albanesi regista de “Il bosco fuori” (2006) e di “Ubaldo Terzani Horror Show” (2010) – non manchi di abbondare in citazionismo cinefilo nel costruire un home invasion caratterizzato da un sapore non lontano da quello che caratterizzava i thriller di tanto tempo fa.
Un home invasion che, senza risparmiare neppure evidenti omaggi al Dario Argento di “Profondo rosso” (1975) e al franco-rumeno “Them” (2006) di David Moreau e Xavier Palud, riesce a fare del tutto a meno del sensazionalismo splatter al fine di catturare l’attenzione dello spettatore tramite una lenta attesa, sfruttando una sola location e un’unica attrice protagonista.
Una scommessa che Girolami e Patrizi – anche curatori della sceneggiatura – possono tranquillamente dire vinta, in quanto capaci di trasmettere tensione di continuo, per poi riservare un epilogo meno banale del previsto.
Quindi, vale la pena di recuperare questo low budget tricolore che, fugacemente uscito nelle sale cinematografiche, Minerva pictures rende disponibile in dvd con trailer internazionale, backstage di ventotto minuti e breve provino della Luter.
Francesco Lomuscio
Questo articolo è stato modificato: 19 Maggio 2015 01:29
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