Sotto la regia di colui che firmò, tra gli altri, l’horror con topi giganti “Denti assassini” (1989) e il thriller “A dark truth – Un’oscura verità” (2012) interpretato da Andy Garcia e Forest Whitaker, l’attore statunitense veste infatti i panni di Jack Damson, in prigione per un atto di protesta sfociato in violenza e deciso a escogitare un piano per evadere finalizzato al raggiungimento dei due figli, a quanto pare finiti in pericolo.
Del resto, sembra che l’innocente gita in campeggio intrapresa dai due giovani fratelli si sia trasformata in un incubo dal momento in cui, ritrovatisi ad essere testimoni involontari di un omicidio, hanno cominciato ad essere presi di mira dai due assassini, con le fattezze del Dominic Purcell di “Blade: Trinity” (2004) e dell’Ethan Suplee del tv-movie “Rise of the zombies – Il ritorno degli zombie” (2012).
Dando così inizio a una vera e propria lotta per la sopravvivenza che, richiamando chiaramente alla memoria – con le dovute differenze – ambientazioni e situazioni dell’ultra-classico “Un tranquillo week-end di paura” (1972) di John Boorman, sguazza tra boscaglia e corsi d’acqua a stelle e strisce, man mano che i ruoli di preda e cacciatore tendono a ribaltarsi.
Con l’azione onnipresente e, ovviamente, senza risparmiare violenti scontri corpo a corpo e spargimenti di cadaveri.
Francesco Lomuscio
Questo articolo è stato modificato: 16 Dicembre 2013 22:36
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