“La mia è stata una vita al servizio del cinema”, aveva detto qualche tempo fa Carlo Lizzani al nostro Paolo d’Agostini. “Mi sono servito del cinema per conoscere il mio paese, il mondo, la storia, il Novecento”. Un autoritratto lucido del modo di essere, sempre curioso, sempre presente, sempre aperto a quello che stava succedendo, di Carlo Lizzani, che ci ha lasciato oggi togliendosi la vita con una decisione dolorosa, stoica, per ora inspiegabile secondo le regole comuni, con un gesto simile a quello del suo amico Monicelli. Quello che parlava della sua vita al servizio del cinema, era il Lizzani che, al di là del giudizio sui suoi singoli film, al di là della contabilità dei successi e dei risultati, ha sempre rappresentato una figura importante nella comunità del nostro cinema. Qualcosa di più che non solo un regista. Un uomo di cinema. E un uomo, gentile, generoso, sempre pronto a un consiglio, un ricordo, una aiuto.
Fonte: Repubblica.it
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