L’attore e regista americano, Ben Affleck, è arrivato a Roma per presentare il suo ultimo film, in odore di Oscar, “Argo”, che negli Stati Uniti ha già ottenuto consensi da parte del pubblico e dalla critica. Ma, in occasione della presentazione dall’albergo Hassler di Trinità dei Monti, ci tiene a precisare un concetto: “Il mio non è un film politico. Con “Argo” volevo omaggiare quelle persone che si sacrificano per salvare gli altri, e lottano per il proprio Paese, tralasciando addirittura la famiglia. Mi dispiace per la situazione in Iran, ma la colpa è anche dell’Occidente, che ha dato credito a dittatori come a esempio Mubarak. E’ una fortuna avere un produttore come George Clooney, che non ti mette fretta e non sta a guardare se hai sforato il budget e con il quale puoi scambiare delle opinioni. Debbo dire che da quando sono regista sono migliorato nei rapporti, nel caso debbano dirigere me come attore”. La pellicola che uscirà l’8 novembre, è una storia vera, dove un agente della Cia, interpretato dallo stesso Affleck, si prodica nel salvare degli ostaggi americani in Iran. Dopo tanti successi come attore (Platoon, Armageddon, Pearl Harbor), è arrivato il momento, per il californiano, di cogliere onori e applausi nelle sue nuove vesti da cineasta, malgrado le prime esperienze (Gone Baby Gone, The town), non troppo positive.
Diego Pedullà
Questo articolo è stato modificato: 24 Ottobre 2012 13:46