Paul Verhoeven è un regista di grande prospettiva, nonostante i suoi 73 anni. Un uomo in grado di sapersi sempre rinnovare e bravo a provare la tecnica in contesti sempre diversi.
Ha iniziato la sua carriera col porno, girando film di qualità come: ‘Gli strani amori di quelle signore’ e ‘Kitty Tippel, quelle notti passate sulla strada’. Il suo primo grande film di qualità è stato ‘Fiore di Carne’ che ha dato lustro e raccontato la storia tra due persone innamorate. Una storia romantica vive della luce di personaggi realistici e ben sviluppati.
E’ il momento di film come ‘Il Quarto uomo’, che ha portato a una nuova poetica sviluppata con gli altri film del periodo.
La sperimentazione vera e propria parte nel 1987 con ‘Robocop’ e viene rafforzata con ‘Atto di Forza’ tre anni dopo.
E’ tempo di stupire ancora con ‘Showgirls’ e ‘Basic Instinct’ con lo sviluppo del corpo femminile come arma di seduzione.
La fantascienza viene rivisitata con ‘Starship Troopers’ e ‘L’uomo senza ombra’.
Solo di recente viene girato un film di qualità sul nazismo: ‘Black Book’.
Matteo Fantozzi
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