Il film di Indiana Jones meno amato da Spielberg è anche quello che gli ha fatto incontrare la donna della sua vita: il racconto del regista a 40 anni dall’uscita.
Tra le saghe più iconiche nella storia del cinema, Indiana Jones è divenuto nell’arco dei decenni (il primo capitolo è del 1981) un caposaldo della cinematografia mondiale. Nata dalla mente creativa di George Lucas e diretta in larga parte da Steven Spielberg, la serie ha conquistato il pubblico grazie a una perfetta combinazione di azione, mistero e fascino esotico (oltre ad un personaggio magistralmente interpretato da Harrison Ford).
Il caso vuole che il film probabilmente meno riuscito della trilogia originale — Indiana Jones e il tempio maledetto (1984) — è anche quello meno apprezzato dal regista ma è frattanto un film che gli ha cambiato la vita per sempre.
Nel corso degli anni, Spielberg ha più volte espresso la sua insoddisfazione nei confronti del secondo capitolo della saga (che ha i risultati peggiori in termini di commenti da parte della critica e degli spettatori, a leggere IMDB): “‘Indiana Jones e il tempio maledetto’ è il mio film meno favorito della trilogia. Quando ci ripenso, mi dico: ‘Beh, almeno ho conosciuto Kate Capshaw’. Ci siamo sposati anni dopo, e quella, per me, è stata la vera ragione per cui dovevo fare Il tempio maledetto”, ha dichiarato. Sebbene poco apprezzata, la pellicola ha quantomeno un valore sentimentale importante per il regista: fu proprio sul set che conobbe l’attrice Kate Capshaw, con la quale è sposato dal 1991 (e con cui ha avuto tre figli, oltre ad averne adottati altri due).
Nonostante le riserve del suo creatore, Indiana Jones e il tempio maledetto fu tutt’altro che un fallimento al botteghino, sebbene i numeri furono meno positivi rispetto agli altri due film: incassò infatti circa 333 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando uno dei film più visti del 1984. Da notare però che sia il primo che il terzo ottennero risultati ancora migliori: I predatori dell’arca perduta (1981), primo film della saga, totalizzò circa 390 milioni, mentre L’ultima crociata (1989) superò i 474 milioni di dollari (probabilmente anche grazie alla presenza di Sean Connery).
La peculiarità de Il tempio maledetto è che aveva un tono decisamente più oscuro rispetto agli altri capitoli e proprio per questa ragione – oltre che per alcune scene controverse – ha avuto assegnato il rating PG-13 (vietato ai minori di 13 anni) da parte della Motion Picture Association of America.
Anche il pubblico ha avuto reazioni contrastanti. Se da un lato è considerato una pietra miliare del cinema d’avventura (è pur sempre uno dei tre Indiana Jones originali), dall’altro è spesso visto come l’anello debole della trilogia e in tal senso, come accennavamo, basta andare a vedere i numeri su IMDB per averne conferma: 57 il punteggio Metascore, con voto medio 7,5 con mezzo milione di recensioni a fronte dell’86 Metascore (8,4 con oltre un milione di recensioni) del primo capitolo e del 65 Metascore (8,2 con oltr 840mila recensioni) del terzo.
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