Diego Abatantuono e il momento più difficile: “È come una malattia”

Diego Abatantuono ha parlato del suo momento più difficile, evidenziando come quello che affronta è come una malattia.

Tra pochi giorni festeggerà 70 anni, un artista gigantesco che ha fatto la storia del nostro cinema e non solo. Un uomo sempre sincero e pronto a mostrarsi per dare l’esempio e raccontare anche episodi molto legati alla sua vita personale. Un discorso che merita di essere approfondito attraverso le recenti parole in cui ha definito la vecchiaia come una malattia.

“Diciamo la verità, invecchiare fa un po’ schifo, non è bellissimo. È una malattia con la quale si convive, la si prende con filosofia e per fortuna ci sono figli e nipoti. Festeggerò questo compleanno con tanti amici, ma è un’arma a doppio taglio perché vuol dire che se sono tanti, tu passi una serata a dire “come va”. Praticamente la serata si risolve in 130-140 saluti”, queste le sue parole in un’intervista al Corriere della Sera.

Una carriera fatta di grandi film, ma anche di difficoltà: “Ero sul set che giravo Attila con lo spadone nel camper e firmai un assegno da 17 milioni. Giravo film e tiravo fuori soldi, in quel periodo credevo di pagare tasse che invece non venivano pagate. A furia di far così andai sotto con i debiti, furono anni abbastanza difficili”.

Diego Abatantuono pronto a festeggiare i 70 anni

Diego Abatantuno festeggerà i 70 anni il prossimo 20 maggio, con tante iniziative a lui dedicate. Cine34 ha già annunciato un ciclo di film in programmazione per raccontare con emozione un suo percorso che va avanti ancora oggi e che è iniziato cinquant’anni fa.

E poi c’è spazio anche per raccontare l’Oscar vinto con Mediterraneo di Gabriele Salvatores: “Fu totalmente inaspettato, per noi era scontato che non avremmo vinto. Per la serata di premiazione dovevo affittare uno smoking perché stavo girando nel deserto e non ce l’avevo dietro. La prima libide è stata che mi andava bene, mi stava da Dio. Poi ho scoperto che era lo smoking usato da Sean Connery in 007. Libidine massima, ero davvero al settimo cielo”.

Staremo a vedere cosa prospetterà alla sua carriera che fino a questo momento è stata davvero straordinaria e piena di colpi di scena verso il futuro. Il suo cammino è stato stravolgente e speriamo possa portarlo ulteriormente a prendersi delle soddisfazioni perché le merita davvero.

Un attore che si è fatto apprezzare ancor più sotto l’aspetto umano perché è davvero una grandissima persona.