Anatomia di una caduta va in onda stasera in prima tv in chiaro su Cielo, un film che ha ottenuto un grande successo, ma c’è qualcosa che non funziona.
Il film è riuscito a vincere la Palma d’oro alla 76esima edizione del Festival di Cannes, attirando grande risposte da parte del pubblico e della critica. Si tratta di un thriller girato dalla regista Justine Triet che già precedentemente si era fatta ben notare per film come Sibyl Labirinti di donna del 2019.
Nel cast vediamo come protagonista Sandra Huller con al suo fianco Swann Arlaud, Milo Machado Graner, Antoine Reinartz e molti altri ancora. In Italia il film è uscito il 26 ottobre del 2023 distribuito da Teodora Film. A livello globale ha incassato oltre 36 milioni di dollari di cui quasi 2 nel nostro paese.
Le riprese si sono svolte nel 2022 tra febbraio e maggio e soprattutto nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi. Alcune delle sequenze sono state invece girate nella regione di Charente Marittima e anche a Parigi. Oggi però vogliamo smontare un po’ il film e mostrare delle perplessità che abbiamo avuto fin dalla primissima visione che non ci ha di certo emozionato anche se intrigato sotto altri punti di vista.
Anatomia di una caduta racconta la storia della scrittrice Sandra e del professore universitario Samuel che vivono da un anno in una località montana nei pressi di Grenoble. Con loro vive anche il figlio Daniel di 11 anni che è ipovedente. Un giorno, mentre stanno intervistando Sandra il tutto viene interrotto dalla musica alta che ascolta il marito che viene ritrovato morto come se fosse precipitato dal balcone. Sandra diventa la prima sospettata.
Il film, di fatto, racconta il processo e la raccolta delle prove dopo la morte dell’uomo. Lo fa però in maniera prolissa e con una durata che sfiora le tre ore. Un film che è girato da una regista che si vede avere talento, ma si perde in continue congetture e in un giro di immagini che alla fine lasciano molto poco.
Che poi il film abbia delle qualità questo è innegabile, ma nonostante questo sono numerosi i momenti in cui lo spettatore finisce per annoiarsi non comprendere nemmeno una profondità che sarebbe stata lecita e che doveva essere sviluppata meglio. Ne esce un film incompleto nonostante sia stato omaggiato in maniera davvero esagerata da una critica che probabilmente ha apprezzato più le volontà che quanto realmente accaduto.
Questo articolo è stato modificato: 9 Maggio 2025 17:52
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