Il cinema oggi fa innamorare complete generazioni, ma non è sempre stato come lo conosciamo. L’episodio, non molto lontano, che l’ha cambiato.
Quello che vediamo sul grande schermo è l’elaborazione di tanti e tanti anni di teoria, pratica e scoperte che hanno regalato un prodotto finale molto avvincente. Oggi vogliamo però tornare laddove tutto è cambiato per quella che è stata la rivoluzione più grande in assoluto. Ancora più particolare e intensa di quella del 1927 quando si passava dal cinema muto a quello sonoro.
Siamo negli anni Sessanta e da una costola di quello che viene chiamato “cinema dei papà” nasce un filone autoriale in Francia, quello della Nouvelle Vague. Un cambiamento radicale che ci permette di vedere le cose con occhi differenti e che stravolge completamente il modo di fare cinema precedente.
Oggi molte cose sono consuete e conosciute in un certo modo proprio perché dei pionieri hanno dato via a un movimento che ha molto da dire ancora oggi. E ripescare quei film risulta essere la più grande lezione di cinema possibile, ancor più di leggere dei libri e cercare di scoprire quelle che potrebbero essere anche solo delle fantasiose teorie.
La Nouvelle Vague porta a una rottura delle convenzioni del cinema classico e a una maggiore attenzione al realismo, a quello che è l’individualismo autoriale. In questo periodo i film iniziano a essere ancor più riconoscibili e un vero e proprio marchio di fabbrica di determinati autori.
Jean Luc Godard, Francois Truffaut, Alain Resnais e Louis Malle ne sono i principali artefici, ma si potrebbero citare ancora Eric Rohmer, Jacques Rivette e molti altri ancora.
Solitamente i film di questo movimento sono girati in ambienti scarni e raccontano episodi non per forza significativi della vita quotidiana. Un periodo in cui si iniziano a sperimentare nuove tecniche cinematografiche e le innovazioni del tempo.
Un segno di rottura come precedentemente aveva fatto il Neorealismo e come successivamente avremmo vissuto grazie a Dogma. Tante sliding doors della storia della settima arte che hanno aperto a nuovi scenari e rivoluzionato il modo di vedere le cose.
E sebbene oggi siamo in un periodo di continui cambiamenti quello ulteriore è sempre alla porta per poter rivoluzionare eventualmente anche il nostro futuro.
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