Oggi è l’anniversario della nascita di Silvana Mangano, la straordinaria attrice ebbe uno straziante epilogo morendo davvero molto giovane.
Nel 1983 le fu diagnosticato un tumore allo stomaco, iniziò a farsi vedere molto meno apparendo al cinema solo in piccoli ruoli in Dune, Oci ciorne e Slugs Vortice d’orrore. Il 4 dicembre del 1989, visto l’aggravamento del problema di salute, viene operata al mediastino nella clinica La Luz di Madrid. Al termine dell’operazione seguì però un tragico arresto cardiaco e il conseguente coma. Morì il 16 dicembre alle 2.10 di notte ad appena 59 anni.
Dopo il funerale l’artista fu cremata e le ceneri furono portate a Pawling vicino a New York, per essere poi sepolta nel Pawling Cemetery al fianco del figlio Federico che era tragicamente scomparso prima. Questi perse la vita il 15 luglio del 1981, ad appena 25 anni, per un incidente aereo in Alaska. L’episodio portò la donna a un aggravamento di un gi presente stato depressivo e probabilmente portò il cancro a trovare terreno fertile per minare la sua salute.
Una splendida donna con una fine tragica e triste dopo una carriera davvero straordinaria che oggi vogliamo comunque provare a raccontarvi da vicino.
Silvana Mangano nacque a Roma il 21 aprile del 1930 da un ferroviere di origine di Cerignola e una casalinga inglese. Fin da bambina si affaccia al mondo dello spettacolo studiando danza a Milano da Jia Ruskaja. Viene notata dal costumista francese George Armenov parte per la Francia dove inizia a fare la comparsa per il cinema.
Tornata in Italia la vediamo a solo 16 anni eletta Miss Roma. La sua carriera inizia nel 1946 quando recita in L’elisir d’amore di Mario Costa. È nel 1949 che però riesce a diventare nota in tutto il mondo col successo del Neorealismo, Riso Amaro di Giuseppe De Santis dove è protagonista.
Da quel momento le si spalancano le porte di Cinecittà e la vediamo lavorare ocn tutti i più grandi registi italiani da Mario Camerini ad Alberto Lattuada, da Mario Camerini a Vittorio De Sica, da Mario Monicelli a Dino Risi fino a Carlo Lizzani e ancora molti altri.
I due premi più importanti vinti in carriera sono un Nastro d’argento per L’oro di Napoli e un David di Donatello nel 1963 per Il processo di Vienna, in entrambi i casi viene eletta come Miglior attrice protagonista. Un percorso che le ha permesso di raggiungere una notorietà davvero incredibile e che innegabilmente l’ha portata davvero nella storia del cinema.
Questo articolo è stato modificato: 20 Aprile 2025 22:18
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