Quentin Tarantino compie oggi 62 anni, per festeggiare il regista vogliamo parlare dei suoi cinque migliori film. Sono uno più bello dell’altro.
Nato a Knoxville il 27 marzo del 1963, sua mamma aveva appena 16 anni quando rimase incinta, il padre Tony invece era anche lui attore di origini italiane che però non conobbe mai perché lasciò la donna prima che lui nascesse. Fu chiamato così in omaggio di Quint Asper, personaggio interpretato nella serie tv Gunsmoke da Burt Reynolds.
Nella sua vita visse anche diversi traslochi che gli permisero, fin da giovanissimo, di scoprire diversi posti. Ad appena 12 anni scrisse la sua prima sceneggiatura dal titolo Captain Peachfuzz and the Anchovy Bandit, lasciò presto gli studi per iniziare a lavorare come maschera in un cinema per adulti. Nel 1981 iniziò a prendere lezioni di recitazione e a far parte della Theatre Company di James Best.
Ma qual è il regista che lo ha elevato a fenomeno facendolo entrare ancor più di diritto nell’olimpo dei grandi? Andiamo a scoprirlo insieme.
Peter Bogdanovich, che dopo spiegheremo chi è per i pochi che non lo conoscono, ha parlato di Quentin Tarantino come del “regista più influente della sua generazione”. I suoi film, di fatto, sono riusciti ad arrivare a un pubblico molto ampio ma hanno interessato anche le nicchie, facendolo porre a metà strada tra il blockbuster e il cinema d’autore.
Bogdanovich è stato un grandissimo regista ma anche sceneggiatore, attore e critico cinematografico. Sentire venire da lui queste parole per Tarantino è sicuramente un grande onore e dimostrano la bontà del gesto artistico del regista nativo di Knoxville.
Un uomo netto il regista Bodganovich che è arrivato al cinema dal rigore formale del teatro e che ha attraversato diversi decenni riuscendo a raggiungere livelli difficili anche solo da immaginare.
Il suo debutto dietro la macchina da presa arriva nel 1968 quando con lo pseudonimo di Derek Thomas dirige Voyage to the planet of prehistoric women. Il film è subito un successo e ne dimostra la sua bravura e le potenzialità del messaggio.
Paragonarlo a Tarantino è sbagliato, facevano due tipi di cinema molto differenti, ma sentirlo parlare di lui è davvero emozionante e soprattutto ha centrato il punto più importante e cioè quello di aver visto nel collega uno in grado di influenzare un’intera generazione. Come? Basta guardare i film per poterlo capire e per fare un’analisi ancora più approfondita.
Questo articolo è stato modificato: 26 Marzo 2025 22:20
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