Ve la ricordate la contestazione dell’orchestra a Sanremo 2010? Un qualcosa di mai visto e di mai accaduto nella storia del Festival. Ma qual è stato il motivo scatenante?
Il Festival di Sanremo è indubbiamente e inevitabilmente parte integrante e indissolubile della cultura nazional popolare del nostro Paese. Non a caso sono tanti gli eventi e gli episodi che sono rimasti impressi nella mente e nella memoria del pubblico da casa. Ma ce n’è uno che non può non esser definito particolare, originale e singolare. Il pensiero va alla contestazione dell’orchestra, avvenuta nel 2010.
Tra l’altro si sta parlando di un’edizione che ha avuto un grandissimo successo dal punto di vista degli ascolti e dello share, ma che è stato accompagnata fin dalle prime battute da polemiche, chiacchiericci e discussioni. Uno dei principali motivi è stata la partecipazione del principe Emanuele Filiberto, che ha cantato,in un trio composto da Pupo e dal tenore Luca Canonici, il brano Italia Amore Mio. Ma cos’è stato a far scatenare i musicisti? Tutto è avvenuto nella serata finale con Antonella Clerici, conduttrice quell’anno, che ha messo in mostra sangue freddo, autocontrollo e anche una certa ironia. Giusto però ripercorrere nei dettagli l’accaduto.
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“Vergogna, vergogna“, questo quello che è stato gridato dall’orchestra, accompagnata dal pubblico e persino dalla sala stampa. Gli orchestrali in segno di protesta hanno addirittura accartocciato e lanciato gli spartiti sul palco, lasciando senza parole la Clerici, che ha comunque cercato di mantenere la calma e di capire che cosa stesse succedendo. A scatenare il tutto è stato l’esito del televoto, che ha a dir poco ribaltato il giudizio dell’Orchestra. Un qualcosa che ha portato all’eliminazione e all’esclusione di artisti e di canzoni, che invece, dal punto di vista strettamente musicale, sono stati ritenuti più meritevoli. Rivedere le immagini può aiutare a capire qualcosa in più.
A farsi portavoce della protesta è stato l’allora direttore d’Orchestra Marco Sabiu. Quest’ultimo ha spiegato come il giudizio fosse stato ben diverso da quello espresso dal televoto, chiedendo a gran voce che venisse reso noto il voto. Ma, come ha spiegato anche il direttore artistico Gianmarco Mazzi, il regolamento prevede che il tutto restasse segreto e riservato. Insomma, la parola d’ordine in quei momenti non può esser che stata solo e soltanto una, ossia panico.
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La domanda che è più lecito e logico farsi è solo e soltanto una: ma quali sono stati i cantanti votati dagli orchestrali in quel Festival di Sanremo? Difficile saperlo, visto che, come detto, i voti sono rimasti segreti. La sensazione però è che la prediletta fosse in primis Malika Ayane Non a caso quest’ultima, con il brano Ricomincio da qui, si è portata a casa il Premio della Critica Mia Martini,un riconoscimento non di poco conto. Tra i preferiti però pare ci fossero anche Irene Grandi, Simone Cristicchi e Arisa. Tutti cantanti che non sono arrivati nella finale a tre e questo ha fatto scatenare l’Orchestra.
Alla fine a conquistare, forse anche un po’ a sorpresa, la vittoria è stato Valerio Scanu, seguito da Marco Mengoni e dal tanto contestato trio, Canonici, Pupo e Filiberto. Insomma, un’edizione che ha, a suo modo, fatto la storia. Perché certi immagini e certe proteste difficilmente si rivedranno all’Ariston. Anche se mai dire mai.
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