Il nome di Elisabetta Belloni è entrato prepotentemente nel toto nomi nell’elezione del Presidente della Repubblica. Ecco chi era il marito Giorgio Giacomelli.
Il tema dell’elezione del nuovo inquilino del Quirinale sta tenendo banco per diversi giorni. Dopo cinque votazioni, la fumata è stata ancora nera. Tuttavia ci sono tantissimi nomi ancora sul piatto, tra questi anche quello dell’attuale presidente dei Servizi Segreti.
Elisabetta Belloni è uno dei nomi che si stanno facendo sempre di più con grande insistenza per la presidenza della Repubblica. È infatti uno dei profili privilegiati per sedere al Colle. La donna è la figlia minore di Giorgio, note ingegnere che ha ideato e progettato il ponte a Taranto, Punta Penna Pizzone.
Se dovesse essere nominata, la Belloni sarebbe la prima donna ad abitare il Quirinale in vesti di Capo dello Stato. Ma nella sua vita ha già raggiunto importanti traguardi e soddisfazioni personali. È infatti stata la prima studentessa di sesso femminile ad essere ammessa all’Istituto Massimiliano Massimo dei Gesuiti, che generalmente era una scuola maschile.
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Giorgio Giacomelli è nato il 25 gennaio 1930 a Milano sotto il segno dell’Acquario. La sua famiglia però è originaria di Padova. La sua è stata una carriera incredibile, tanto che ha ottenuto due importanti meriti: la Legion d’Onore francese e il Merito della Repubblica Italiana.
Proprio nella città veneta si forma e si laurea in Giurisprudenza. In seguito prosegue gli studi a Cambridge e all’Istituto degli Studi Internazionali Superiori di Ginevra.Dopo aver finito gli studi, inizi di intraprendere la carriera diplomatica, ottenendo molteplici incarichi.
È stato ambasciatore in Francia, Soagna, Congo e India. Negli anni Settanta è stato anche ambasciatore in Somalia e in Siria. Dal 1985 al 1991 è stato commissario dell’Agenzia per i rifugiati palestinesi, definita semplicemente anche come Unwra.
In seguito lascia quest’ultimo incarico perché nominato a capo della campagna antidroga dell’organizzazione dal Segretario generale dell’ONU, Javier Pérez de Cuéllar. Dell’Organizzazione della Nazioni Unite è stato anche vicesegretario, tra le altre cose.
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Ha avuto anche un forte impatto sulla politica nazionale, dove è stato fondamentale nel disegno della prima Legge sulla Cooperazione Internazionale datato nel 1971. In seguito è stato anche Direttore Generale per l’Emigrazione e gli Affari Sociali, ruolo ottenuto in ambito nazionale. Dal 1985 diventa poi Direttore del Dipartimento per la Cooperazione e lo sviluppo.
Questo articolo è stato modificato: 29 Gennaio 2022 19:31
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