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Personaggi

Roberto Anselmi Fiacchini figlio Renato Zero, una storia davvero particolare

Roberto Anselmi Fiacchini figlio Renato Zero: una storia davvero molto particolare e tutta da raccontare. Ecco cosa è successo.

Roberto Anselmi Fiacchini figloo Renato ZeroRoberto Anselmi Fiacchini figloo Renato Zero

Renato Zero è senza alcun dubbio uno dei personaggi che ha fatto la storia della musica italiana, ma anche internazionale. Il cantante ha letteralmente accompagnato intere e intere generazioni con le sue canzoni e con la sua indiscutibile arte. Oggi il romano sarà ospite in quel di ‘Verissimo’, dove parlerà della sua storia e della sua vita, professionale e non solo. Infatti c’è una vicenda che non può non essere raccontata. Ma di che cosa si tratta?

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Roberto Anselmi Fiacchini figlio Renato Zero, una vicenda davvero toccante

Renato Zero

Sono tante le storie che si possono raccontare sul 69enne, a partire dalla sua bellissima amicizia con Mia Martini, di cui il buon Renato ha parlato, non senza commuoversi, in più di un’occasione. Ma la vicenda più importante è senza alcun dubbio quella legata al suo figlio adottivo Roberto Anselmi Fiacchini. Una questione che va analizzata nei minimi dettagli, anche perché finita in tribunale. Ma che cosa è successo? Tutto è cominciato da un semplice e normale incontro al cinema.

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Io ero al cinema, e noto questo ragazzino. Mi ha raccontato la sua storia: il padre era morto e la madre malata. Sono sempre stato vicino ai ragazzi degli orfanotrofi. Cominciai a seguire Roberto. Quando è stato possibile, l’ho subito adottato“, queste le parole del cantante, rilasciata ai microfoni di ‘Grazia’ un po’ di tempo fa. Un’adozione che è arrivata quando Roberto aveva 30 anni. “Non volevo restare solo. Ho sempre desiderato qualcosa di mio, anche se non si sarebbe potuto trattare di trasmissione di Dna. Volevo che ci fosse una continuazione, che si potesse garantire a qualcun altro l’appoggio, la complicità, l’affetto“, questa la spiegazione di Zero, che ha voluto rispondere alle tante critiche di chi, ancora oggi, discute questa scelta.

Pubblicato da
Gianpiero Farina

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