Giuseppe Pinelli strage Piazza Fontana, chi era il ferroviere anarchico

Giuseppe Pinelli è morto in circostanze poco chiare. Ma ecco chi era il ferroviere anarchico, scomparso il 15 dicembre 1969.

Giuseppe Pinelli
Giuseppe Pinelli

Ferroviere milanese, che da giovane aveva partecipato alla resistenza. Questa la normale descrizione della vita di Giuseppe Pinelli. Quest’ultimo era però anche un militante anarchico, passato alla storia per una morte su cui aleggia ancora un certo mistero.

Giuseppe Pinelli strage Piazza Fontana, chi era il ferroviere anarchico

Negli Sessanta svolge attività politica nel Circolo della Ghisolfa, luogo simbolo dell’anarchismo in quel di Milano. La sua vita cambia il 12 dicembre 1969, giorno della strage di Piazza Fontana. Infatti inizialmente la polizia è convinta che l’attentato avesse una matrice anarchica. Pinelli viene fermato assieme ad altre tre persone. Il 15 dicembre, l’anarchico si reca negli uffici della questura di Milano. A interrogarlo è il commissario Calabresi, che lui già conosceva. In serata però, attorno a mezzanotte, il corpo del ferroviere precipita dalla finestra e si schianta nel cortile.

In una prima fase l’ipotesi principale è stato il suicidio. La seconda versione è stata quella di una caduta accidentale. Soltanto dopo una serie di inchieste e la riesumazione del cadavere, la magistratura stabilisce che la morte di Pinelli è stata causata da un malore attivo. L’anarchico ha perso l’equilibrio ed è precipitato dalla finestra a seguito di un malore.

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