Leslie Van Houten era appena adolescente quando entrò a far parte della setta creata da Charles Manson. Il suo nome è collegato agli omicidi di Leno
Leslie Van Houten è stata una delle componenti più giovani della famiglia di Manson.
La ragazza entrò nelle grazie di Charles durante l’ adolescenza e fu una delle seguaci più devote del cantante.
Il suo nome è legato alle stragi della casa di Leno che avvennero la notte dopo dell’omicidio Tate, in cui pugnalò Rosemary Labianca alla schiena per ben 14 volte.
Durante il processo Leslie, così come altri membri della setta di Charles Manson, dichiarò di avere commesso gli omicidi sotto l’effetto di acido e di essere quindi incapace in quel momento di intendere e di volere.
La giuria non le diede ascolto e la condannò a morte.
Solo negli anni ’70 la sua condanna a morte venne revocata e Leslie avrebbe dovuto trascorrere molti anni in prigione.
All’età di 63 anni, la donna chiese di potere ottenere la liberà condizionata basandosi sul fatto che negli ultimi 50 anni aveva avuto un comportamento esemplare in galera e quello che successe quella notte era stato solo un errore adolescenziale.
Leslie Van Houten dopo oltre 20 appelli aveva ottime probabilità di essere rilasciata. In seguito, la sorella di Sharon Tate raccolse oltre 140 mila firme per farla tornare in galera.
Il governatore Jerry Brown così, anche pressato dall’opinione pubblica impedì il rilascio della donna considerandola un pericolo per la società
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