Stasera a Quarto Grado: ancora caso Roberta Ragusa e omicidio Luca Varani

Stasera a Quarto Grado i conduttori Gianluigi Nuzzi ed Alessandra Viero, in compagnia dei loro ospiti, ripercorreranno due cari di cronaca molto discussi: la scomparsa di Roberta Ragusa e il barbaro omicidio di Luca Varani.

Roberta Ragusa si è allontanata di sua spontanea volontà o è stata uccisa? E cosa c’è dietro il barbaro omicidio di Luca Varani? Se ne parla stasera a Quarto Grado, su Rete 4, in una puntata eccezionalmente domenicale.

Anticipazioni Quarto Grado

Il programma a cura di Siria Magri e condotto da Gianluigi Nuzzi ed Alessandra Viero va in onda straordinariamente di domenica. Questo appuntamento speciale è dovuto all’imminenza della sentenza della Cassazione nei confronti di Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa, prevista per il prossimo 10 luglio. La puntata-evento di questa sera dedicherà ampio spazio a questo caso di cronaca che ha ancora molti punti oscuri. Logli è sempre stato l’unico sospettato della morte della moglie, nonostante il suo proclamarsi innocente e il suo essere convinto che la donna si sia allontanata volontariamente. Dalla sua parte, anche i figli, che lo difendono a spada tratta, certi che non sia stato lui a portare via dalle loro vite l’amata mamma.

Logli è stato condannato a 20 anni dalla Corte d’Appello di Firenze: il tribunale ha confermato la sentenza di primo grado con l’accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Il motivo dell’omicidio, la relazione extraconiugale di lui con Sara Calzolaio, ex babysitter dei loro figli, scoperta da Roberta. Testimone chiave del caso, il vicino di casa Loris Gozi, che ha sempre raccontato di aver visto la coppia litigare in strada la notte precedente la scomparsa di Roberta.

In studio poi i conduttori e i loro ospiti discuteranno anche del terribile omicidio di Luca Varani, avvenuto a Roma il 4 marzo 2016 e per il quale Manuel Foffo sta scontando una pena di 30 anni di reclusione. L’accusa: omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Ad uccidere il 23enne con lui c’era anche Marco Prato, che però si è suicidato in carcere. I due giovani lo avevano torturato e ammazzato dopo un festino a base di alcool e droga, straziandone il corpo.