Recensione
Ancora una volta i fratelli Coen decidono di scendere in campo con una black-comedy che vuole pesantemente criticare la provincia americana. William Marcy è il venditore di auto dalla faccia per bene che un giorno per mettere a posto i problemi della sua vita decide di far rapire la moglie da due malviventi, Steve Buscemi e Peter Stormare. Sa che il suocero, intransigente con lui, sgancerà molti soldi e il suo obiettivo è specularci sopra.
Black comedy stile Coen, la pellicola è più sottile di quello che sembra. Il fatto che la poliziotta che poi segnerà la salvezza, dico solo questo, è incinta e perciò portatrice di vita dice tutto.
La regia asciutta è una consonanza del loro stile, così come il non voler esagerare con le emozioni che si rivelano piuttosto pulp.
Visto come un intervento critico, è sicuramente influenzato dell’appena precedente Pulp Fiction e non solo per la presenza di Buscemi. Certo siamo di fronte a due cinema diversi ma a un messaggio che non si allontana troppo dal punto di stazionamento.
Matteo Fantozzi
Questo articolo è stato modificato: 26 Novembre 2015 04:55
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