Ted, il film con l’orsacchiotto volgare: 5 motivi per non guardarlo

Sicuramente molti di voi conoscono il film comico Ted e il suo sequel, oggi vogliamo darvi cinque motivi per non guardare questo lavoro con protagonista un orsacchiotto volgare.

Un bambino riceve per regalo dai suoi genitori un orsacchiotto che decide di chiamare Ted. È buffo, con la testa e la pancia tonde e trasmette allegria. Il bimbo, introverso per natura, si apre con questo e prega che diventi umano. Così l’orsetto, senza un motivo apparente, prende vita e inizia a dire una valanga di volgarità.

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Ted, il film con l’orsacchiotto volgare: 5 motivi per non guardarlo (Youtube @universalpicturesinternationalitaly) YouMovies.it

I due vanno avanti a vivere insieme anche da adulti, quando il protagonista, un Mark Wahlberg che non aveva meglio da fare, è adulto e vive con una ragazza. Creerà una marea di problemi e la loro vita dovrà trovare nuovi equilibri per tornare in fondo a rispettare sempre gli stessi nel finale.

Il film del 2012 è diretto da Seth MacFarlane che ne ha curato anche il soggetto e la sceneggiatura insieme a Alec Sulkin e Wellesley Wild. Il film ha avuto un successo tale da meritarsi un secondo capitolo tre anni più tardi. Oggi vi diamo cinque motivi per non guardarlo.

Ted, cinque motivi per non guardarlo

Il primo motivo per non guardare Ted è legato sicuramente alla sua volgarità e chi vi parla non fa moralismi su parolacce e altro. Quando è troppo è troppo però, soprattutto se questa è fine a sé stessa e senza senso. Addirittura in una serata passata con delle squillo l’orsetto arriva a far fare i suoi bisogni a una di queste per terra. Ce n’era davvero bisogno? Fa ridere? Crediamo di no.

ted a letto con due persone
Ted, cinque motivi per non guardarlo (Youtube @universalpicturesinternationalitaly) YouMovies.it

Il secondo motivo è legato alla libera promozione delle droghe che vengono viste con leggerezza e come se fossero una cosa normale. Il fatto che la droga in un film sia raccontata attraverso l’introduzione di personaggi problematici ha un senso. Un ragazzo normale con cui il pubblico empatizza non si può tollerare che si droghi deliberatamente andando anche a farne una pubblicità positiva.

Il terzo ci porta all’orsetto, ma perché parla? Perché prende vita? Qual è il senso? Davvero difficile dirlo perché dietro non c’è una spiegazione, ma solo un dato di fatto che avrebbe poco senso anche in un film fantasy e non solo perché siamo in una commedia e no non cerchiamo cause logiche in tutto.

Il quarto è una specifica di fondo, il film non fa ridere. Perché dovremmo guardare una commedia dove un orsetto ne fa e ne dice tutti i colori se non diverte? Il regista è noto per essere creatore de I Griffin, bene sono anche loro molto volgari ma fanno ridere e hanno anche numerosi sottotesti.

Chiudiamo con un’altra batosta, non c’è davvero nulla che possa salvare in un film che lascia tanti punti di domanda e un consiglio: non guardatelo.

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