Ami “A qualcuno piace caldo?”, 3 film con Marilyn Monroe che pochi conoscono

A qualcuno piace caldo è considerata una delle pellicole più clamorose della storia del cinema. Se ami questo film non puoi perdere 3 opere che hanno come protagonista Marilyn Monroe: ecco quali aggiungere alla tua lista.

È una opera che è riuscita a vincere un premio Oscar e bene tre Golden Globes, si tratta di una delle più importanti commedie della storia della settima arte. Dal 1989 è entrato nella National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli USA. Un film che continua a ricevere successi ed essere acclamato dalla critica e dal pubblico, ma che cosa vedere dopo?

Marilyn Monroe
fonte foto: Ansa

Poche star nella storia del cinema statunitense e mondiale sono state sezionate così a fondo come Marilyn Monroe. La sua bellezza quasi inaccessibile, i suoi capelli biondi e quella striscia di rossetto rosso sulle labbra l’hanno fatta diventare un simbolo iconico generazionale. Al di là del suo aspetto, era un’attrice eccezionale.

Uno dei film simbolici è sicuramente A qualcuno piace caldo?, commedia prodigiosa che ha ottenuto grandi successi da parte della critica e del pubblico. Ma la carriera dell’attrice è stata così piena ed intensa che ci sono pellicole che è impossibile non vedere, soprattutto per chi ha amato la pellicola diretta da Billy Wilder.

Marilyn Monroe, i 3 film da non perdere

Nominata la commedia numero uno di tutti i tempi dall’American Film Institute, A qualcuno piace caldo è forse il più acclamato dei film di Marilyn Monroe. L’attrice interpreta Sugar Kane, una cantante in una band di sole ragazze. Ma oltre questo, ci sono alte tre pellicole che è impossibile non vedere, dove ha regalato una interpretazione magistrale.

Non preoccuparti di bussare, 1952

Nonostante questo rappresenti il suo diciannovesimo film, possiamo considerare la pellicola come una vera svolta nella carriera di Marilyn Monroe, che fino a quel momento aveva trascorso gran parte della sua carriera nell’interpretare piccole parti o apparire in commedie. Non preoccuparti di bussare è stato il primo film a concederle una vera opportunità, con un ruolo da protagonista.

È una opera drammatica, che ha permesso all’attrice di andare a ritroso nel tempo e scavare nei traumi e agli abusi della sua infanzia. Nella pellicola interpreta Nell Forbes, una giovane donna con un disagio psichico, la cui malattia mentale viene scoperta quando fa da babysitter a una coppia che soggiorna in un hotel di New York. Un dramma noir che ha segnato la vera svolta nella carriera della celebre attirice.

Fermata d’autobus, 1956

È un film che è basato sulla commedia omonima di William Inge. Si tratta di un’opera che ha segnato in maniera importante il percorso cinematografico di Marilyn Monroe, questo perché è stato il primo film che ha realizzato dopo un anno trascorso all’Actor’s Studio dove ha studiato per migliorare la sua recitazione. Fermata d’autobus segna una svola per l’interprete.

In questo film l’attrice prende i panni di Cherie, un’artista che si esibisce in un bar locale alla fermata dell’autobus con aspirazioni hollywoodiane. Quando il cowboy Beau (Don Murray) incrocia la sua strada e tenta di costringerla a sposarsi, ne consegue una storia d’amore complicata. Una interpretazione che le ha permesso di avere un bel po’ di riconoscimenti da parte della critica.

I disadattati, 1961

Come ultimo suggerimento inseriamo quello che è stato l’ultimo film completato da Marilyn Monroe prima della sua tragica morte avvenuta il 4 agosto 1962. È un dramma che è stato scritto dal marito, il drammaturgo Arthur Miller, che ha rivisto tutta la sceneggiatura in modo continuo durante la produzione. Ne I disadattati ha un ruolo ridotto, anche se riuscirà ad interpretarlo per il meglio.

Nella pellicola veste i panni di Roslyn Tabor, una donna in cerca di un rapido divorzio. Quando incontra Gaylord Langland (Clark Gable) e i suoi amici, Guido (Eli Wallach) e Perce Howland (Montgomery Clift), si ritrova attratta sia da Gaylord che da Perce. Anche se questo è stato forse il momento più difficile per Monroe sul set, il finale è luminoso e malinconico. All’epoca il regista dovette interrompere la produzione del film per permettere all’attrice di riprendersi e curare la depressione.

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