Lutto nel cinema, si spegne Robert Clary: era sopravvissuto ai campi di concentramento

Il cinema piange la scomparsa di un altro suo grande protagonista: Robert Clary. L’attore fu uno dei sopravvissuti all’Olocausto. 

Una dele particolarità del cinema è l’aver dato spazio a tantissimi protagonisti. Fin dalla sua prima pellicola, la settima arte è riuscita ad ospitare tantissime individualità. Queste, poi, hanno saputo cogliere l’occasione. Riuscendo a portare il proprio settore ad un livello superiore. Oltre a migliorare sempre di più.

Lutto Robert Clary
Fonte foto: Instagram / Adobe Stock

Anche questa volta il cinema viene raggiunto dalla notizia di una scomparsa. L’attore Robert Clary è deceduto all’età di 96 anni. La comunicazione è stata data da sua nipote Kim Wright al The Hollywood Reporter. Nella comunicazione non si svela la causa della morte. Clay era sposata con una delle figlie di Eddie Cantor, Natalie morta nel 1997.

Clay nella sua carriera da attore ha recitato in varie soap come “Febbre d’amore”, “Beautiful” e “Il tempo della nostra vita”. Ma l’opera più nota a cui ha partecipato è stata la serie televisiva “Gli eroi di Hogan”. La serie andò in onda dal settembre 1965 fino all’aprile del 1971. Un prodotto che metteva in luce, in chiave ironica, la vita di un gruppo di prigionieri di guerra in un campo di concentramento. Il periodo era proprio la seconda guerra mondiale. Campi di concentramento che lui ha vissuto.

Addio all’attore francese Robert Clary, la vita tra cinema e seconda guerra mondiale: la sua storia

Robert Clary è nato il 1° febbraio 1926 a Parigi, all’età di 16 anni lui e la sua famiglia vennero presi e trasferiti ad Aushwitz. Nella stessa giornata, i suoi genitori vennero assassinati nelle camere a gaso. Lui, invece, rimase per 31 mesi nei campi di concentramento, tra cui Buchenwald. Clay lavorava in una fabbrica che produceva 4.000 tacchi di legno ogni giorno. Fu l’unico della sua famiglia che ne usci salvo.

Un’esperienza terribile di cui l’attore non ha mai voluto fare parole. In un’intervista, però, sottolineò di come per 36 anni riuscì a tenere quanto vissuto per se stesso. L’attore francese, però, ha lavorato con il Simon Wiesenthal Center di Los Angeles. In alcune occasioni ha parlato dell’Olocausto nelle università.

Di certo, quanto vissuto non poteva lasciare un segno indelebile dentro di lui. A tal proposito, aveva qualche perplessità sulla serie Gli eroi di Hogan. L’artista ha spiegato che la serie non era su un gruppo di prigionieri in un campo di concentramento ma in uno Stalag. Lui non voleva sminuire cosa avessero passato quei soldati ma erano due argomenti totalmente diversi. Nel 2001 ha scritto anche un libro di memorie dal titolo ‘From the Holocaust to Hogan’s Heroes‘.

Dopo esser stato liberato, Clary si trasferì a Los Angeles nel 1949 e un anno dopo apparve in una scena comica nello spettacolo della Cbs. Da lì inizio la sua carriera in questo ambito. Tanti i prodotti di cui lui è stato protagonista. Lo troviamo ,tra gli altri, nel film del 1963, realizzato a Parigi “Il mio amore con Samantha” con Paul Newman.

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