Come è morto Giuseppe Di Stefano: un evento devastante

Giuseppe Di Stefano è stato un grande esponente della musica lirica italiana. Ha girato il mondo grazie al suo straordinario talento. Una vita però terminata in modo tragico. 

Giuseppe Di Stefano (Youtube)
Giuseppe Di Stefano (Youtube)

Questo pomeriggio la conduttrice e giornalista Serena Bortone ricorderà il tenore italiano Giuseppe Di Stefano durante la puntata del talk show Oggi è un altro giorno. Da molti era conosciuto solo come “Pippo” ed è stato uno dei più grandi interpreti della musica lirica del nostro paese.

Nonostante fosse nato in provincia di Catania, Di Stefano si traferì a Milano quando era solo un bambino, passando la sua esistenza nella città meneghina. Proprio qui si avvicina al mondo della musica lirica, dopo che un amico lo ha portato al Teatro la Scala. Una passione stimolata anche durante la seconda guerra mondiale.

Dopo il suo debutto ufficiale nel 1949, inizia una lunga carriera che lo porterà ad esibirsi in importantissimi teatri in Italia e nel mondo. Un legame artistico longevo l’avrà con la soprano Maria Callas. Una collaborazione che durerà fino al 1973, con l’ultimo tour da un successo senza precedenti.

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Giuseppe Di Stefano, la morte tragica del tenore italiano

Dopo essersi separato dalla moglie Maria Girolami, dopo la tragica morte della figlia Luisa a causa di una leucemia fulminante, si è innamorato e ha sposato la giovane soprano tedesca Monika Curth nel 1977.

Nel 1980 sparì definitivamente dalla scene, ritornando poi l’ultima volta nel 1992 alle Terme di Caracalla, interpretando l’imperatore Altoum nella Turandot. Nel 2004 torna in pubblico a Oderzo, quando riceve un premio.

La sua morte risale al 3 marzo 2008, non per cause naturali. Nella sua casa a Diani, in Kenya, ci fu una tentata rapina della sua abitazione. Per difendere il proprio cane fu ferito gravemente con delle randellate.

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Dopo aver perso i sensi venne ricoverato d’urgenza all’ospedale di Mombasa. Le sue conduzioni non si ripresero mai del tutto. Fu operato per tre volte prima di tornare a Milano, dove fu ricoverato al San Raffaele. Nonostante le cure, Giuseppe rimase infermo e morì nella sua casa in provincia di Lucca, a Santa Maria Hoè.

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