Ricardito lo Squalo, Evelyn Bruges ESCLUSIVA: “Un film sul mio libro”

Evelyn Bruges ha scritto Ricardito Lo Squalo per Santelli Editore. Andiamo a leggere la sua intervista in esclusiva.

Ricardito Lo Squalo
Ricardito Lo Squalo

Come nasce l’idea di Ricardito?
L’idea di Ricardito nasce in un momento di sofferenza famigliare in cui mia figlia piccola veniva bullizzata a scuola da una bambina a causa del colore della sua pelle, tra l’altro uguale al mio. Avendo subito negli anni le medesime discriminazioni ho imparato a non starci più male, anzi a provare pena per l’altro. Questi attacchi in lei purtroppo hanno creato tanta sofferenza e complessi che ancora adesso si porta dietro, per questo ho deciso di fare qualcosa: dato che tutti i giorni ero solita a raccontarle una favola, ho iniziato a inventarmi personaggi sempre diversi ma sempre salvatori, tipo la giraffa con il collo corto, la coccinella senza macchie e così via. Un giorno d’estate è arrivato Ricardito, il più figo tra tutti, quello che ci seguiva dappertutto (al mare, ristorante, nella doccia…) e piano piano ha preso più forza fino a diventare il preferito della famiglia. Cosi è nato il nostro Ricardito che come leggerete non smetterà mai di sorprenderci.

Secondo lei l’idea di fare un film su questa storia è possibile?
Assolutamente si, siamo già in fase di produzione, un bel progetto audiovisivo intrigante e completo.

La vede più vicina al mondo Disney o a quello Pixar?
Se dovessi proprio scegliere forse Pixar per il discorso “supereroi”, ma viste le recenti uscite della Disney, direi che entrambe possano fare al caso suo.

Parliamo di lei, qual è il suo film preferito?
Ne ho un po’. Amo i cartoni ad esempio “Inside out”, che tra l’altro nasce da una collaborazione tra Pixar e Disney. Poi sempre per rimanere nella tematica discriminazioni: “Fiore del Deserto” (Sherry Hormann), “Il giardino di limoni” (Eran Riklis).

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